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Tregua d’agosto finita, torna l’allarme racket

Gli investigatori indagano per fare chiarezza anche su altri episodi avvenuti nella zona

Tregua d’agosto finita, torna l’allarme racket

NAPOLI. La tregua di Ferragosto sembra finita e torna di nuovo l’allarme racket a Napoli, anche se va precisato che le indagini sono appena cominciate e al momento non vengono escluse altre ipotesi. In particolare la polizia si sta occupando di un caso accaduto nella notte tra sabato e domenica a Barra, dove ignoti hanno preso di mira la pasticceria “Casa Lago” in piazza Abbeveratoio.

I danni, esclusivamente alla serranda, sono stati lievi e il locale è regolarmente aperto. Il titolare, ascoltato dagli investigatori, avrebbe dichiarato di non vere ricevuto minacce né di avere idea di chi possa essere stato. Gli accertamenti sono subito partiti e sono condotti dai poliziotti del commissariato San Giovanni-Barra con i colleghi della Squadra mobile della Questura. Come ogni anno di questi tempi, termina la tradizionale pausa d’agosto negli ambienti di camorra.

Un periodo di pochi giorni, al massimo una settimana, nel quale tranne rare eccezioni anche i contrasti tra clan non sfociano in agguati o “stese”. La “regola” è stata confermata anche nel 2025, dove piccoli segnali d’allarme sono scattati dal 16 agosto in poi.

Una segnalazione di colpi d’arma da fuoco nei pressi di un bar, risultata non veritiera, nella zona flegrea di Napoli e l’ordigno rudimentale effettivamente scoppiata davanti al laboratorio della pasticceria “Casa Lago”. Ecco la ricostruzione della vicenda. Era passata circa mezz’ora dalla mezzanotte tra sabato e domenica quando sono arrivate alcune telefonate al 113.

Così, avvisati dalla sala operativa della questura, i poliziotti delle Volanti del commissariato San Giovann iBarra e dell’Ufficio prevenzione generale della questura sono accorsi sul posto e hanno constatato che l’allarme era veritiero. A terra c’erano i segni dello scoppio provocato da una piccola bomba creata artigianalmente nei pressi della serranda. La Scientifica ha compiuto i rilievi, acquisendo la certezza che si era trattato di un incendio doloso.

Non è detto però, che alla base ci sia una richiesta di “pizzo”. Ancora infatti non sono escluse altre ipotesi. Nessuno è rimasto ferito. Nel quartiere orientale di Napoli storicamente due clan di camorra hanno influenza sul territorio, gli Aprea e i Cuccaro, storicamente alleati ma che negli ultimi anni si sarebbero allontanati.

Nel frattempo sono subentrati altri gruppi malavitosi, dando vita a nuove alleanze. A Barra comunque, da tempo non si combattono guerre di camorra, a dimostrazione che la tregua sta reggendo. Ciò non significa che il racket sia scomparso, anzi.

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