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Agguato a Fuorigrotta, colpito un 25enne

S’indaga nell’ambiente dei piccoli traffici di droga per risalire al movente del ferimento di Ugo Cucarano

Agguato a Fuorigrotta, colpito un 25enne

Nel riquadro Ugo Cucarano

NAPOLI. Si indaga negli ambienti dei piccoli traffici di droga per risalire al movente e all’autore del ferimento di Ugo Cucarano, ieri mattina. Un agguato avvenuto all’alba a Napoli, dove il 25enne già noto alle forze dell'ordine è stato centrato da un colpo d’arma di fuoco al braccio sinistro. La vittima ha precedenti per droga, ma non è ritenuto legato a nessun clan. Per gli investigatori potrebbe essere rimasto vittima di una vendetta per un vecchio conto da regolare. È presto però per trarre conclusioni, secondo gli investigatori.

LA VITTIMA

Ugo Cucarano si trova ora nel reperto di medicina generale in condizioni non gravi dell'ospedale San Paolo, dov’è giunto alle 6 e 40 accompagnato da un automobilista di passaggio. Alla polizia ha raccontato che era d solo in via Leopardi a Fuorigrotta, nei pressi di casa, quando un uomo in scooter con il volto coperto da una sciarpa gli si è avvicinato, ha estratto una pistola e gliel'ha puntata contro.

DUE SPARI

Ugo Cucarano, che stava tornando a casa, non ha avuto il tempo di tentare di mettersi al riparo. Due proiettili sono stati esplosi, ma uno solo l’ha centrato. Mentre il pistolero fuggiva a tutto gas, il 25enne chiedeva aiuto e un automobilista si è fermato a soccorrerlo. I medici del San Paolo lo hanno giudicato guaribile in 30 giorni e non è mai stato in pericolo di vita.

LE INDAGINI

Le indagini sono condotte dai poliziotti del commissariato locale e dai colleghi della Squadra mobile della questura. Sicuramente non si è trattato di una rapina, piuttosto si pensa a un agguato originato d un vicenda pregressa. Sono al vaglio le immagini della videosorveglianza della zona, anche se nessuna telecamera è puntata sul luogo della sparatoria. 

IL PRECEDENTE

Il 25enne è un personaggio già noto alle cronache. E lo era già quando, a novembre 2021, gli agenti della squadra mobile della questura di Napoli effettuarono un controllo presso la sua abitazione in via Leopardi scoprendo nell’armadio 30 bustine contenenti 34 grammi circa di marijuana, 2 bilancini e 70 euro. In manette finì così Ugo Cucarano con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Due settimane dopo l’avvocato Salvatore Landolfi, che lo assisteva, riuscì a farlo tornare in libertà.

IL TENTATIVO DI CORRUZIONE

Cucarano era salito agli onori delle cronache due anni prima quando, dopo essere stato bloccato dai carabinieri con la droga, cercò di corrompere i militari. I militari del nucleo radiomobile lo notarono in via Cumana mentre cedeva una dose di marijuana a un 20enne; poi perquisendolo lo trovarono in possesso di 4 grammi di “erba” nonché 2.900 euro. Durante la perquisizione in casa, i militari sequestrarono altre 38 bustine già pronte per la vendita e un bilancino di precisione. Ugo Cucarano fu quindi portato in caserma e lì cercò di corrompere i carabinieri: se gli avessero restituito i soldi avrebbe lasciato una parte della droga. Gli andò male. Fu arrestato con le accuse di spaccio e istigazione alla corruzione.

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