Cerca

Il caso

Rapina choc sul Lungomare, c’è la confessione

Giuseppe Ruggiero al gip: «Manco avevo capito che l’orologio valesse tanto»

Rapina choc sul Lungomare, c’è la confessione

NAPOLI. Ha confessato uno dei due giovani accusati di aver rapinato l’“Audemars Piguet” da 80mila euro a un imprenditore marocchino in vacanza a Napoli proprio nel giorno in cui stava per ripartire in aereo, il 12 agosto scorso. Giuseppe Ruggiero, 26enne di Soccavo, ha anche aggiunto di non essere in possesso dell’orologio, lasciato al complice poi arrestato dalla polizia: Francesco Pio Salzano, 23enne dello stesso quartiere. Al primo gli investigatori della Squadra mobile della questura sono risaliti dal motorino utilizzato per il colpo, preso a noleggio qualche giorno prima; al secondo dalle immagini della videosorveglianza da cui emergeva un vistoso tatuaggio al collo. Al momento il lussuoso oggetto non è stato trovato e il cittadino straniero è tornato in patria a mani vuote.

IL CERCHIO SI CHIUDE

Con l’arresto di Francesco Pio Salzano il cerchio si chiude sulla rapina compiuta in due fasi: all’esterno e all’interno dell'hotel Excelsior, e su quella di cinque ore dopo ai danni di un supermercato: Giuseppe Ruggiero era stato bloccato in serata e sottoposto a fermo; il 23enne invece è finito in manette il 18 agosto esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Per entrambi l’accusa è di concorso in rapina pluriaggravata e continuata, porto abusivo di arma da fuoco e lesioni aggravate.

I FATTI

I fatti contestati risalgono alla mattina del 12 agosto scorso: due rapine, una alle 6 e 50, l’altra alle 12 in corso Europa al Vomero. Avevano agito due uomini, uno dei quali armato di pistola, in sella a uno scooter e col volto coperto. La prima all’esterno e poi nella hall dell'hotel sul lungomare di Napoli. Vittima il turista marocchino, che era stato “puntato’ mentre si trovava davanti all'albergo. La coppia aveva notato che al polso aveva un orologio di lusso, decidendo così di entrare in azione. L'imprenditore aveva cercato rifugio nell'hotel, ma era stato inseguito e aggredito; era stato ferito alla testa col calcio di una pistola e, nella colluttazione, era stato esploso un colpo, conficcatosi nel soffitto fortunatamente senza ferire nessuno.

IRRUZIONE AL SUPERMERCATO

Poco dopo gli stessi (ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva) hanno fatto irruzione in un supermercato di corso Europa portando via l'incasso, quantificato in 2.350 euro. Partite immediatamente indagini, condotte dalla Squadra Mobile della questura di Napoli (guidata dal dirigente Giovanni Leuci) sono emersi già nelle prime ore di accertamenti indizi tali da far ritenere agli investigatori che si trattasse della stessa coppia di rapinatori.

IL COLPO DI SCENA, LA CONFESSIONE

Il primo sospettato, un 26enne, era stato rintracciato in serata e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, provvedimento poi convalidato con emissione contestuale di custodia cautelare in carcere. Per l’altro ci sono voluti alcuni giorni in più. Poi c’è stato il colpo di scena con la confessione di Giuseppe Ruggiero. «Manco avevo capito che l’orologio valese così tanto», ha detto il gip durante l’interrogatorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori