Cerca

Camorra

Tregua al Rione Sanità, mediatori per la pace tra i giovani dei clan

Dall’agguato fallito in piazza San Vincenzo al ferimento di Vincenzo La Sala: cosa è successo

Tregua al Rione Sanità, mediatori per la pace tra i giovani dei clan

Un servizio di controllo della polizia al Rione Sanità

NAPOLI. Dopo i venti di guerriglia soffiati tra maggio e giugno scorso, nel Rione Sanità le acque sembrano essersi calmate e non soltanto per la tradizionale tregua estiva. Voci provenienti dal territorio, raccolte dagli investigatori, indicherebbero nell’intervento di alcuni mediatori servito a mettere pace tra le gang giovanili collegabili ai due clan storicamente presenti nel quartiere. Di certo dall’agguato fallito in piazza San Vincenzo a un uomo non identificato e al ferimento di Vincenzo La Sala nulla più di camorristico è avvenuto.

DALLA PAX ALLA GUERRIGLIA

Ben diversa era la situazione tra la fin di maggio e l’inizio di giugno quando si era passati dalla pax alla guerriglia in una settimana. Prima il raid armato nei pressi della chiesa di San Vincenzo, poi il duplice ferimento. Un agguato che pareva segnare la ripresa delle fibrillazioni tra i clan nel Rione Sanità, dove nel mirino di un sicario sono finiti un 23enne già noto alle forze dell’ordine che era in compagnia di un 22enne incensurato trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato: Giulio Pirozzi, nipote omonimo del boss ergastolano legato ai Misso nonché figlio di Vincenzo detto “Enzo”, regista e attore di successo conosciuto anche per le battaglie anticamorra a dispetto del cognome.

IL RAID E IL BERSAGLIO

Per gli investigatori il bersaglio era il più grande d’età mentre l’altro potrebbe essere stato coinvolto nella sparatoria solo perché i due giovani, amici, erano fermi a parlare a meno di mezzo metro di distanza davanti a un locale di via Sanità.

IL TENTATO OMICIDIO

L’episodio sarebbe collegato al raid armato del 28 maggio scorso nei pressi della chiesa di San Vincenzo, che inizialmente sembrava una “stesa” e invece era un tentato omicidio fallito ai danni di un uomo non ancora individuato con certezza.

OMBRE SULL’ALLEANZA TRA LE FAMIGLIE STORICHE DELLA SANITà

Sullo sfondo potrebbero esserci ombre sull’alleanza, emersa durante le inchieste sugli omicidi Tufano e Durante, tra le famiglie malavitose storiche della Sanità. Oppure sarebbero in atto contrasti non di “sistema” tra due gruppi di giovani all’interno del quartiere, ipotesi poi ritenuta prevalente.

IL RAID

Era l’una e 25 quando un sicario solitario in scooter con il casco integrale si è avvicinato a Vincenzo La Sala, imparentato con pregiudicati di spicco in passato legati ai Misso, e a Giulio Pirozzi. Vicino a loro c’era un terzo giovane, che si è allontanato immediatamente ma non rappresentava un bersaglio per il sicario. Contro il 23enne il malvivente ha fatto fuoco a ripetizione, centrandolo al torace, mentre il 21enne è stato colpito da una sola pallottola alla gamba destra.

GENTE IN STRADA, SCATTA L’ALLARME

C’era ancora gente in strada e l’allarme è scattato subito, facendo convergere a via Sanità le Volanti e un’ambulanza del 118 con cui i feriti sono giunti all’ospedale dei Pellegrini. Il figlio del regista di “Un posto al sole” (a rotazione) e fratello di Giuseppe, attore di “Mare Fuori” nel ruolo di “Micciarella”, era in buone condizioni e guarirà in 20 giorni. L’amico, molto più grave, successivamente si è fortunatamente ripreso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori