Cerca

Braccio di ferro

Teatro San Carlo, è scontro totale

Nomina bis per blindare Macciardi da parte dei consiglieri di Mic e Regione: ma Manfredi non arretra

Teatro San Carlo, è scontro totale

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi

NAPOLI. Fondazione San Carlo, scontro totale. ieri si è riunito il Consiglio di indirizzo, dove i due consiglieri espressione del Mic e quello che rappresenta la Regione hanno ripetuto la designazione come sovrintendente del teatro di Fulvio Adamo Macciardi, già avvenuta il 4 agosto in una seduta sconvicata al sindaco Gaetano Manfredi, quindi impugnata in sede civile (oggi è prevista udienza di merito al Tribunale di Napoli).

Il decreto di nomina di Macciardi, emesso il 5 agosto dal ministro Alessandro Giuli, è invece oggetto di ricorso al Tar Campania (udienza fissata il 3 settembre). Ma la guerra a carte bollate corre in parallelo con a tensione registrata nel CdI. I tre consiglieri pro-Macciardi (Mairlù Faraone Mennella e Gianfranco Nicoletti scelti dal Mic, Riccardo Realfonzo rappresentante della Regione) ieri hanno 'blindato' il nuovo sovrintendente, replicando l'indicazione di tre settimane fa, già ratificata dal decreto ministeriale.

Un modo di anticipare eventuali stop della giustizia ordinaria e amministrativa alla prima nomina di Macciardi. «L'autonomia della Fondazione San Carlo è un valore irrinunciabile da tutelare - sottolinea una nota di Manfredi -. Oggi (ieri, ndr) si è verificato il tentativo di tre membri del Consiglio di Indirizzo di ripetere la procedura di individuazione del sovrintendente, nonostante la presenza del contenzioso», una proposta «inaccettabile dal punto di vista giuridico e amministrativo. Va chiarita, in nome della trasparenza, la legittimità della nomina. Le attività artistiche del Teatro non corrono alcun rischio, mi sento quindi di poter rassicurare i lavoratori e le compagnie impegnate nella prossima stagione. Il San Carlo merita una guida autorevole ed autonoma che possa garantire gli standard qualitativi raggiunti negli ultimi anni».

Il fronte opposto dei tre consiglieri esprime invece «viva soddisfazione per la soluzione di una vicenda che rischiava di danneggiare oltremodo la reputazione del Teatro San Carlo. Dispiace che vi siano state inutili e controproducenti digressioni giudiziarie, che hanno nuociuto all'immagine del nostro straordinario Teatro».

Così come «dispiace avere dovuto constatare che oggi (ieri, ndr) il Presidente del Consiglio di Indirizzo e il componente della città metropolitana, quando si è prefigurata la nuova votazione, non abbiano fatto alcuna proposta di voto ed abbiano abbandonato la seduta. È un sollievo comunque che il Consiglio abbia infine trovato il modo per sterilizzare il contenzioso per non abusare della risorsa giustizia, notoriamente limitata. Ora che vi è un epilogo favorevole, - e solo ora, avendo noi a cuore l'interesse del Teatro e avendo, perciò, evitato prima d'ora qualsiasi iniziativa che potesse danneggiarlo - teniamo, a tutela della nostra onorabilità, a sottolineare quanto siano state fuorvianti, risibili e in totale contrasto con la verità dei fatti alcune insinuazioni che, veicolate anche a mezzo di imprudenti e inappropriate interviste, sono trapelate attraverso la stampa, riguardanti presunti moventi politici e brame di occupazione per ragioni di potere che avrebbero guidato le nostre scelte. Auspichiamo che la Fondazione, attraverso i suoi organi, in primis il Consiglio di indirizzo e il Soprintendente, possa di qui in avanti svolgere la sua attività con serenità ed efficacia».

Sul fronte ministero-Regione, dunque, si pensa di aver concluso la vicenda. Ma Manfredi non ha nessuna intenzione di fare passi indietro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori