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28 Agosto 2025 - 08:00
Vincenzo De Luca e Roberto Fico
NAPOLI. L’accordo tra Vincenzo De Luca ed Elly Schlein. Il Campo Largo, anzi larghissimo, ha pure la benedizione di Clemente Mastella.
«Guardo con soddisfazione - afferma il sindaco di Benevento e leader nazionale NdC - all'intesa raggiunta nel Partito democratico campano sul nome di Fico quale presidente regionale e di Piero De Luca alla guida del partito regionale. Tergiversare ancora sarebbe stato un delitto politico. Ma ora basta con questa sghemba e sgangherata politica dei due forni che in Campania è diventata stucchevole, poco intelligente e autolesionista».
Sembrano ormai remoti i tempi in cui Mastella e i 5 Stelle erano ai ferri corti. Il sindaco di Benevento sottolinea: «Di queste forme di politica sghemba e fratricida ne so qualcosa: a Benevento sono anni che il Pd mi tratta come fossi il suo peggior nemico e spesso si è accordato sottobanco persino con la destra pur di avversarmi. Nonostante ciò, loro hanno sempre perso e io sempre vinto. Ma a tutto c'è un limite».
Un’opinione condivisa da Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi: «In Campania abbiamo avuto ragione. Ripartire dai dieci anni di De Luca, seguire il modello Manfredi, costruire una coalizione ampia. Molti pensavano fosse politichese, era politica. Quando alcuni dividevamo, quando altri smontavano noi socialisti costruivamo.Ora idee innovative per imprese, giovani e famiglie».
Ma da questo centrosinistra c'è chi invece si chiama fuori. «Bella questa vicenda che riporta la Campania al feudalesimo - scrive su X Carlo Calenda -. Si appoggia Fico sostenuto da ''Manfredi di Napoli'' in cambio di una Contea per il figlio del ''Duca di Salerno''. Tutta gente che in comune non ha nulla tranne l'idea di mettere le mani su partecipate e sanità, perché oggi ''l'agibilità politica'', come la chiamano loro, passa solo per l'occupazione di Asl e società regionali. Aridatece i Borboni».
Commenti duri da Da Fratelli d'Italia. Il sottosegretario al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Antonio Iannone, afferma: «Dopo mesi di teatrino si è conclusa la farsa. Un vergognoso accordo al ribasso: il Pd rinuncia al candidato presidente, la Schlein rinuncia al rinnovamento nel suo partito e il Movimento 5 Stelle rinuncia alla sua declamata moralità accordandosi con il partito dell'arrestato Alfieri, della sciolta amministrazione Marino, delle tessere false».
Il senatore Sergio Rastrelli dichiara: «Dopo lunghi mesi di faide interne al centrosinistra, il Pd ha dimostrato in Campania di non conoscere vergogna: sigla un accordo con il figlio di De Luca, affidandogli la guida del partito in Campania, per garantirsi il sostegno del padre e sperare così di scongiurare la sconfitta elettorale. Senza un briciolo di dignità cede alla famiglia De Luca il partito in Campania. Il tutto con la compiacenza del M5s, un tempo noto per combattere il sistema, che pur di dare una poltrona a Roberto Fico si vende alla peggiore partitocrazia. E pensare che questi stessi personaggi sono quelli stessi che accusano Giorgia Meloni di favoritismi e di familismo».
La deputata Imma Vietri sentenzia: «La segretaria del Pd Schlein perde la faccia anche in Campania mettendo in scena l’ennesima farsa del centrosinistra. Altro che coerenza e rinnovamento: per paura di perdere le elezioni si è alleata persino col 'cacicco' che voleva mandare a casa».
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