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Il caso

San Carlo nulla di fatto, il giudice rinvia la decisione sul sovrintendente

La replica dei tre consiglieri del CdI: Macciardi guida autorevole, il sindaco Manfredi è in minoranza

San Carlo nulla di fatto, il giudice rinvia la decisione sul sovrintendente

Il sindaco Gaetano Manfredi

NAPOLI. Il Teatro San Carlo si trova al centro di un acceso scontro politico e legale che ne sta compromettendo l'autonomia e la stabilità. La contesa riguarda la nomina del sovrintendente Fulvio Adamo Macciardi, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Campania, e la posizione contraria del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

La vicenda è arrivata in tribunale, mentre la Procura ha aperto un'indagine parallela sulla gestione dell'istituzione. Il conflitto si sta svolgendo su più fronti giudiziari. L'ultima udienza al Tribunale civile di Napoli si è conclusa con il giudice, Francesco Paolo Feo, che si è riservato la decisione, concedendo alle parti tempo per presentare ulteriori memorie.

Il ricorso, presentato dal sindaco e dalla consigliera Maria Grazia Falciatore, contesta la delibera con cui tre membri del Consiglio di Indirizzo (CdI) hanno proposto la nomina di Macciardi, nonostante Manfredi avesse formalmente annullato la riunione. Parallelamente, è stata fissata per il 3 settembre un'altra udienza al Tar Campania per discutere un ricorso simile.

Il sindaco Manfredi sostiene che la procedura sia «inaccettabile dal punto di vista giuridico e amministrativo» e ha ribadito il suo impegno a tutelare l'autonomia del Teatro. In risposta alle sue dichiarazioni, i tre consiglieri del CdI, Marilù Faraone Mennella, GianFranco Nicoletti e Riccardo Realfonzo, hanno espresso, con una nota comune, sorpresa e dispiacere, sottolineando che l'opinione del sindaco è in minoranza.

Hanno aggiunto che il loro obiettivo è evitare contenziosi che danneggino l'immagine e i lavoratori del Teatro. I tre che siedono in consiglio per MiC (i primi due) e per Regione Campania (il terzo) hanno sottolineato di prendere atto del fatto che Manfredi «considera il sovrintendente Macciardi - che, com'è noto, è il presidente dell'Associazione Nazionale delle Fondazioni lirico-sinfoniche - guida non autorevole e incapace di garantire gli standard qualitativi raggiunti negli ultimi anni, tanto da spingere alla ricerca di un nome alternativo».

Mentre il dibattito legale prosegue, la Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, sulla gestione del Teatro San Carlo. L'inchiesta, affidata alla Guardia di Finanza, è stata avviata in seguito a denunce e articoli di stampa e verte su alcune nomine e sull'utilizzo dei fondi. Questo si aggiunge a un'indagine della Corte dei Conti già in corso dal 2022.

La situazione rimane molto tesa, come dimostrato dal sit-in di sostenitori di Macciardi in Piazza Trieste e Trento. Nonostante l'incertezza, il sindaco ha rassicurato i lavoratori e le compagnie, garantendo la continuità delle attività artistiche del Teatro. L'auspicio comune è che il San Carlo possa presto avere una guida «autorevole ed autonoma» che garantisca la continuità degli standard qualitativi raggiunti.

«A ogni buon conto - hanno proseguito i tre componenti del CdI - rispettiamo l'opinione del sindaco, ma non e' la nostra, e speriamo voglia convenire che la sua e' un'opinione in minoranza. La maggioranza dei componenti del consiglio di indirizzo ritiene il maestro Macciardi una guida autorevole e capace». Il braccio di ferro sulla nomina del sovrintendente Fulvio Adamo Macciardi va dunque avanti e non solo a suon di carte bollate.

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