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29 Agosto 2025 - 08:55
Roberto Fico
NAPOLI. Il Pd ha fissato la data del congresso regionale che si svolgerà dal 23 al 25 settembre e dovrebbe vedere la candidatura (unitaria o meno si vedrà) di Piero De Luca per la poltrona si segretario. Le candidature , complete delle relative piattaforme programmatiche, dovranno essere presentate entro il 3 settembre.
Poi, dal 25 al 28, i circoli si riuniranno votare le diverse proposte arrivando all’elezione del nuovo numero uno campano. Gli alleati, però, spingono sul programma. Tra questi, il Psi. Il segretario regionale Michele Tarantino è quanto mai chiaro: «Il confronto interno al Partito democratico è legittimo e importante, apprezziamo gli sforzi enormi fatti, ma le elezioni regionali in Campania devono diventare l'occasione per parlare ai cittadini, ai giovani, alle imprese e non per ridursi a una dinamica congressuale di partito».
E ancora: «Come socialisti vogliamo contribuire alla costruzione di un progetto che metta al centro i bisogni delle persone, delle famiglie, delle imprese a partire da temi come il diritto alla casa, il lavoro, l’innovazione. Il Piano casa, ad esempio, sarà bussola del nostro impegno. Chiederemo a tutte le forze del centrosinistra di superare le logiche interne per aprirsi ai territori e alle energie vive della Campania: servono contenuti, visione e soluzioni concrete per dare una prospettiva nuova alla Regione».
Dal canto proprio, il responsabile Mezzogiorno Felice Iossa non usa mezzi termini: «È il momento di accelerare sulle idee. Le elezioni regionali in Campania non possono ridursi a un congresso del Pd: servono visione, contenuti, soluzioni concrete. Dobbiamo ripartire dai bisogni reali delle persone, a cominciare dal diritto alla casa. Il Piano casa, nelle sue radici più profonde, è un’idea socialista, fu proposta centrale del nostro congresso. Garantire dignità, sicurezza e futuro a chi è stato lasciato ai margini è priorità. È da qui che deve partire un programma credibile e innovativo per la Campania. A Fico chiederemo di rilanciare sui programmi, di costruire una idea di Regione, di liberarsi dalla logica dei giochi in casa Pd».
Ma il consigliere comunale Nino Simeone frena: «Si sta tentando di costruire un collegamento forzato tra la candidatura di Roberto Fico e alcune dinamiche interne al Partito democratico, legate alla segreteria regionale. Si tratta di accostamenti poco opportuni tra un ruolo istituzionale di massima rilevanza, quale è la Presidenza della Regione, e la carica - pur significativa ma certamente di altro livello - di segretario regionale di un partito. Confondere le due vicende rischia solo di indebolire la nostra proposta politica, che merita chiarezza, coerenza e rispetto».
Intanto, l’assessore al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, a margine di una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo, a chi le chiede un parere sull’ormai imminente discesa in campo dell’ex presidente della Camera Roberto Fico, replica che «è una scelta adeguata: è una persona che può rappresentare bene anche una stagione nuova pur riuscendo a sottolineare le cose positive che sono state fatte».
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