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De Luca torna sulla scena e si scatena

«Dibattito volgare e sgangherato sulle Regionali, voglio solo che il lavoro di questo decennio non sia buttato»

De Luca torna sulla scena e si scatena

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

NAPOLI. «Io continuerò a dire quello che penso. Sempre. Vedrete alcuni esempi delle cose importanti che dobbiamo difendere per il cammino amministrativo che è in corso, ma anche per i programmi futuri della Campania. Poi mi dedicherò anche alle poesie, alla letteratura, alla scrittura». Vincenzo De Luca torna con la consueta diretta social dopo le vacanze e non risparmia fendenti. Non prima di aver ricordato, però, anche l’uscita, il 2 settembre, del suo nuovo libro “La sfida-Tra terzo mandato, nuovi padroni, guerre di genocidio e trumpisti”. «L’ho scritto impegnando ore notturne e fine settimana, con un po’ di fatica ma anche con passione», spiega.

IL DIBATTITO SULLE REGIONALI

Spazio, poi, subito alle questioni del momento: «Si sta sviluppando sui canali di informazione un dibattito il più delle volte sgangherato, inconcludente e un po’ volgare sulle elezioni regionali che si terranno il prossimo autunno. Io non parlerò di queste cose dal momento in cui è stato deciso per un’iniziativa discriminatoria del governo Meloni che il terzo mandato era bloccato, dopo che il presidente del Veneto lo ha finito e la Regione Piemonte ha approvato la stessa legge della Campania ma il governo non l’ha impugnata, a conferma che in Italia dal punto di vista dello stato di diritto siamo a livello di Africa subsahariana».

Per cui «una volta che è stato bloccato il percorso per un terzo mandato - ribadisce il governatore uscente - era evidente che si sarebbero creati dei problemi, si sarebbe creato un dibattito, qualche elemento di confusione, era inevitabile».

Dunque, prosegue il numero uno di Palazzo Santa Lucia, «oggi il mio problema è molto semplice: fare in modo che non sia buttato a mare il lavoro immane che abbiamo fatto in questo decennio, che la Campania non perda la sua dignità di nuovo, che non si blocchino programmi enormi che sono in corso di realizzazione e che si mantenga perlomeno una linea di azione, che è stata comunicata da vari politici, ovvero prima si definisce il programma, poi si approvano le candidature. A me pare l’unica cosa corretta e civile da fare, quindi per quel che mi riguarda sono impegnato a fare il modo che il programma, al di là dei candidati, sia rispondente ai problemi della regione Campania. Ovviamente siamo in Italia, non è che il dibattito pubblico, il mondo dell'informazione sia attento a valutare la qualità, l’esperienza, i programmi dei candidati, è tutto gossip, tutto cabaret politico».

De Luca, poi, senza nominarlo attacca il candidato in pectore del centrosinistra in Puglia, Antonio Decaro: «La vicenda che riguarda la corsa alla presidenza della Puglia è sconvolgente. Un ipotetico candidato che pone il veto alla candidatura di altri esponenti politici: siamo a livello in primo luogo di maleducazione, io non mi permetterei mai di dire a esponenti politici “tu non ti devi candidare perché sennò mi fai ombra”, cose da pazzi. Mi pare ridicola la posizione assunta nei confronti di Nichi Vendola che è un dirigente di un altro partito, non del Pd, che tra l’altro è stato iniziatore di una svolta amministrativa nella regione Puglia, che decide di candidarsi. Apriti cielo, veto a questo, veto a quello. Io non mi permetterei mai, in primo luogo per ragioni di buona educazione. Perché decidono i cittadini, gli elettori se una persona deve proseguire l’esperienza politica o no, non è che decidono i cacicchi di Roma, gli unici cacicchi veri sono quelli di Roma». In ogni caso, aggiunge lo “sceriffo”, «messo da parte il cabaret, poi avrò modo di rispondere nei prossimi giorni ad alcune posizioni di inciviltà, di volgarità, che ho registrato sul piano politico».

IL RICORSO SUL PIANO DI RIENTRO

De Luca anticipa che «stiamo preparando, come abbiamo annunciato al ministero della Salute, e presenteremo la prossima settimana il ricorso al Tar contro il ministero che sta compiendo un atto di discriminazione politica vergognosa, con la copertura di Fratelli d’Italia che ha messo le mani in maniera vergognosa sul ministero della Salute. Faremo anche una denuncia alla magistratura penale perché quello che stanno facendo è veramente una serie intollerabile di abusi che sta danneggiando la regione, i nostri concittadini e anche il bilancio della regione Campania».

Infine: «Ricattatoriamente ci avevano detto che se non chiudevamo i punti nascita entro giugno non saremmo usciti dal piano di rientro. Nella discussione avuta a giugno abbiamo verificato che nonostante la chiusura dei punti nascita, continuano a mettere in campo una posizione di totale discriminazione politica. Allora faremo una valutazione attenta anche sui punti nascita con i nuovi direttori generali. Intanto prepariamo il ricorso al Tar».

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