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Il caso
30 Agosto 2025 - 08:00
Il sindaco Gaetano Manfredi
NAPOLI. Lo scontro ormai è diretto e sta coinvolgendo l’intera politica napoletana e campana che è in subbuglio, con il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ha lanciato un attacco frontale al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per la gestione del Teatro di San Carlo.
Le dichiarazioni di De Luca, rilasciate durante una diretta social, hanno acceso un dibattito che si estende in vari ambiti e tocca in maniera preponderante la cultura, entrando in temi delicati e mettendo in luce le tensioni tra le istituzioni locali e il governo centrale. Nel corso della sua diretta, il governatore ha anche definito senza mezzi termini «una vergogna» la situazione del Teatro San Carlo, criticando senza però mai nominarlo, il sindaco Manfredi.
La polemica riguarda la nomina di Fulvio Adamo Macciardi a sovrintendente, sostenuto dal Ministero e dalla Regione, e contestato dal sindaco. De Luca ha promesso di svelare una «operazione verità» sulla questione, ribadendo che l'obiettivo è «tutelare la dignità e l'onore di Napoli e del San Carlo per evitare che ci si copra di ridicolo». Poco prima un'altra stoccata al sindaco: «A Napoli c'è chi lavora per fare cerimonie, noi facciamo opere pubbliche per cambiare il destino della città».
Il sindaco Manfredi intanto ha impugnato per la seconda volta la nomina di Macciardi, dopo un nuovo decreto firmato dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, -l’altra sera dopo le 22 - e una delibera del Consiglio di Indirizzo (CdI) del Teatro. I «motivi aggiuntivi» al ricorso al Tar, la cui udienza è fissata per il 3 settembre, poggiano sul fatto che la nomina di Macciardi non era all'ordine del giorno della riunione del CdI, un punto che il sindaco ha più volte sollevato per mettere in discussione la legittimità della procedura.
Il Consiglio inoltre, se questo non bastasse, era stato “sconvocato” quella stessa mattina per sopraggiunti impegni del sindaco nella sua veste di presidente della Fondazione. Annunciando che la Regione stanzierà presto un ulteriore contributo per il teatro Massimo, il governatore Vincenzo De Luca ha ribadito di voler parlare minuziosamente, a breve, delle vicende del San Carlo.
«Ne parleremo, non abbiate dubbi, partendo dal voto contrario del rappresentante della Regione, -Riccardo Realfonzo- al bilancio di previsione 2023 del teatro, voto espresso dopo aver rilevato un falso in bilancio, credo segnalato anche con esposti all'autorità giudiziaria e alla Corte dei conti. Se si presenta come voce attiva un finanziamento inesistente, secondo il rappresentante della Regione Realfonzo e anche secondo me si tratta di falso in bilancio. Ma per ora vediamo di chiudere con dignità la vicenda del San Carlo, quando sono trascorsi cinque mesi dalla scadenza del mandato del precedente sovrintendente», ha detto il presidente della Giunta nella sua diretta social del venerdì.
E non è la prima denuncia che ruota intorno al Lirico. Pochi giorni fa la Procura ha annunciato di aver aperto un fascicolo senza indagati sulla gestione del Teatro San Carlo relativamente ad alcuni aspetti che riguardano nomine e utilizzo di fondi. L’inchiesta è affidata alla seconda sezione della Procura che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione: delegata per le indagini è la Guardia di Finanza. Il tutto dopo la presentazione di alcune denunce, segnalazioni e articoli di stampa sui quali ora saranno compiuti gli accertamenti.
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