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Il caso
30 Agosto 2025 - 08:00
NAPOLI. Sbarrate, per mancanza di personale, le porte dell’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile di Napoli. Nessun avviso sul portale dell’automobilista. Sono state decine le persone che ieri mattina, giunte dinanzi all’ingresso dell’importante ufficio provinciale ubicato in via Argine, sono state costrette a tornare indietro, senza riuscire ad ottenere alcuna informazione. Sulle porte, chiuse dall'interno, nessun avviso, nessuna comunicazione, cosi come nessuno si è degnato di rispondere al centralino telefonico dell’ufficio.
L’unica persona che ha provato a fornire qualche spiegazione, arrampicandosi sugli specchi, è stata una gentile ragazza di un’impresa di portierato, messa lì a posta dalla direzione per fornire una sorta di giustificazione. La signora, seduta su una panca a ridosso dell’ingresso, ha cercato di arginare le lagnanze dei cittadini inviperiti.
In ogni modo, l’abitudine di chiudere l’ufficio nei giorni feriali, non è un caso isolato. Nei mesi scorsi sistematicamente, un giorno a settimana, l’ufficio diveniva off-limits ai privati, agenzie ed autoscuole, tra il silenzio tombale di questi, che non vogliono fare il braccio di ferro con la direzione per evitare ripercussioni.
Ovviamente dai piani alti dell’ufficio di via Argine, da tre anni guidati dall’architetto Antonio Fontanella, giammai è pervenuta una spiegazione. Alcuni addetti ai lavori, sono stati costretti a inscenare una protesta per riuscire a farsi ricevere dal responsabile dell'ufficio. Per anni questo ufficio è stato per operatività il primo ufficio d’Italia.
Poi, con il tempo si è andati di male in peggio. L’utenza potenziale da servire è di oltre 2 milioni tra Napoli e provincia, senza contare che nel settore trasporti, tantissimi studi di consulenza operanti a Napoli, sono “consulenti” di aziende leader nel settore dei trasporti nazionali. Naturalmente, per riuscire a riguadagnare il tempo perso nel corso degli ultimi anni, vi è necessita di un importante inversione di rotta da parte del gruppo direttivo.
Tornando alla chiusura senza preavviso dell’ufficio provinciale della Mctc di Napoli, non è da escludere che parti una denuncia per il reato di interruzione di pubblico servizio, un reato tutto sommato grave, che certamente non sarà denunciato dalle associazioni di categoria, che pur sapendo preferiscono il silenzio.
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