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L'indagine
30 Agosto 2025 - 07:55
NAPOLI. Indagini a tempo di record ed è finito l’anonimato di una parte degli aggressori dell’ingegnere napoletano, fratello di un consigliere municipale. Sono stati infatti identificati e denunciati a piede libero dalla polizia grazie al riconoscimento fotografico da parte della vittima e alle immagini della videosorveglianza.
Erano a volto scoperto, in otto, quando hanno aggredito martedì scorso il 47enne professionista, che lavora a Milano, “fratellastro” del consigliere municipale Sergio Lomasto. Così, mettendo insieme gli indizi raccolti, gli investigatori per ora sono risaliti a tre minorenni e a un maggiorenne, tutti napoletani dell’area flegrea e senza precedenti penali.
Sarebbero coloro che materialmente hanno dato addosso a Raffaele Di Giacomo, 47enne, solo perché aveva frenato improvvisamente con l’auto per non investire alcuni pedoni e dietro di lui il conducente di uno scooter era scivolato. Gli amici di quest’ultimo se la sono presa con il professionista, colpendolo con calci, pugni e i caschi. «Non li indossavano, ma li hanno usati per farmi ancora più male», ha commentato amaramente l’uomo.
Sono stati i poliziotti della squadra mobile della Questura e i colleghi del Commissariato San Paolo a identificare i presunti autori del pestaggio, partendo dalle immagini delle telecamere e mostrando alla vittima alcune fotografie. Nei confronti di due 16enni, un 17enne e un 18enne è scattata la denuncia a piede libero per lesioni e minacce, ma le indagini non si sono concluse.
Mancano all’appello altri quattro giovanissimi per concorso nei reati, pur non avendo partecipato fisicamente all’aggressione. Martedì la baby gang è entrata in azione intorno alle 23. Come un sol uomo in sette si sono avventati su Raffaele Di Giacomo, uscito dalla macchina in cui viaggiava insieme ai figli di 14 e 10 anni e alla madre anziana. Voleva soccorrere il giovane che era scivolato dallo scooter, ma i suoi amici non gli hanno dato il tempo.
«È colpa tua se è caduto», e giù botte da orbi. Pochi minuti, poi la fuga mentre il 47enne veniva soccorso da altri automobilisti e trasportato in ambulanza al Cardarelli per trauma cranico, frattura nasale, lesioni facciali e contusioni per tutto il corpo. Il consigliere Lomasto ha invocato interventi di sicurezza: «Non è la prima volta che lancio allarmi che riquadrano la zona di Fuorigrotta. Mesi fa denunciai le scorribande di auto e moto nell’area antistante lo stadio Maradona. La vicenda accaduta a mio fratello dimostra quanto fosse fondata quella preoccupazione».
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