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Gragnano
30 Agosto 2025 - 08:36
Il rilievi della Scientifica sul luogo dell'agguato mortale ad Alfonso Cesarano
GRAGNANO. Un uomo di 35 anni, Alfonso Cesarano, già noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso in via Cappella della Guardia a Gragnano, con cinque proiettili. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri della compagnia di Castellammare e del nucleo investigativo di Torre Annunziata. I militari hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica.
IL FATTO
Giustiziato nel primo pomeriggio di ieri Alfonso Cesarano, classe 1990,, ritenuto nell’orbita del clan camorristico De Martino. È stato ucciso a colpi di pistola in strada, in via Cappella della Guardia; è stato raggiunto da 5 proiettili. Due anni fa era scampato ad un agguato a colpi di fucile d’assalto a Lettere. Ricostruita la dinamica, la conferma: un agguato in piena regola.
IL PRECEDENTE
Fu centrato a colpi di kalashnikov nel dicembre 2023. Quasi due anni fa, l’uomo, titolare di un pastificio, venne ferito a colpi di kalashnikov mentre si trovava a Lettere. Uscito dall’automobile se la cavò con ferite di striscio alle gambe: era stato accompagnato al Pronto. Soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove i medici avevano diagnosticato una prognosi di venti giorni. Cesarano era agli arresti domiciliari con permesso di lavoro.
Era finito in manette dopo una violenta lite a fucilate con alcuni vicini di casa a Lettere. Era marzo 2024, l’accusa fu quella di tentato omicidio a colpi di fucile ai danni del suo vicino di casa, con il quale aveva litigato a causa di un cavallo. Figlio di un noto pastaio gragnanese, Cesarano aveva gestito per un periodo il pastificio di famiglia.
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