Tutte le novità
Il caso
30 Agosto 2025 - 19:29
Stefano Addeo
Da due giorni Stefano Addeo ha deciso di non toccare cibo. Lo sciopero della fame è il gesto con cui il professore, sospeso dall’insegnamento dopo un post sui social sulla figlia della premier Giorgia Meloni, intende rompere il silenzio e denunciare la lunga attesa che lo consuma.
«Non posso più restare immobile - racconta al Roma-. Vivo da mesi sospeso, con lo stipendio dimezzato e senza alcuna decisione definitiva sul mio futuro. Ho fatto un errore, l’ho riconosciuto e ho cancellato quel post, ma nessuno merita di essere lasciato in un limbo infinito».
La sua protesta ha anche un volto familiare: quello della madre novantaduenne che assiste ogni giorno. «È lei a soffrire più di me, perché mi vede logorarmi nell’incertezza. Non è solo il peso economico, è il dolore morale che si riversa anche su di lei».
In questo percorso non è solo. «Tante persone mi hanno espresso vicinanza - sottolinea -. In particolare don Luigi Merola, che sento spesso e di cui apprezzo la sincerità e il coraggio. La sua solidarietà mi dà forza».
Ora Addeo guarda a settembre, quando potrebbe incontrare la premier Meloni per chiederle scusa di persona. Intanto rivolge un appello al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: «Intervenga per accelerare i tempi. Non chiedo clemenza, ma chiarezza. Perché la dignità non può restare sospesa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo