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camorra
04 Settembre 2025 - 09:27
Nonostante i venti di faida tra i vicoli di Monte di Dio sembrano per il momento essersi sopiti, le forze dell’ordine non hanno alcuna intenzione di abbassare la guardia. È stato un blitz chirurgico, quello messo a segno ieri mattina dalla polizia al Pallonetto, feudo dei clan Elia e Sesso, e le cattive sorprese non si sono fatte attendere. Gli uomini in divisa hanno infatti scoperto un discreto quantitativo di droga, anche “pesante”, oltre ad alcune armi pronte all’uso. La retata è scattata alle prime luci di ieri, quando il personale della polizia di Stato ha eseguito quattro perquisizioni domiciliari in abitazioni situate nella zona del Pallonetto di Santa Lucia, quartiere noto per la sua complessità sociale e per il controllo di varie attività illecite.
Gli agenti della Squadra mobile e del commissariato San Ferdinando, durante le operazioni, hanno eseguito una scrupolosa ispezione delle aree comuni delle corti interne di alcuni stabili, dove sono stati rinvenuti e sequestrati quantitativi significativi di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio, è stato rinvenuto hashish, marijuana, cocaina e “tus”, una sostanza nota come “droga dello stupro” per un totale di 300 grammi, nonché materiale per il confezionamento. Rilevante è stato anche il ritrovamento, all’interno di un archivolto situato in prossimità di un giardino, caratterizzato da folta presenza di rifiuti ed accessibile tramite uno scantinato al piano interrato, raggiungibile liberamente dalla corte interna di uno degli edifici, di un fucile a pompa, marca Winchester, che si è rivelato essere un’arma rubata. L’arma, insieme alle sostanze stupefacenti sequestrate, è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione della Procura. Nella zone sono ancora oggi presenti alcuni esponenti dei gruppi rivali Elia e Sesso, due clan attivi nonostante gli arresti subiti negli ultimi anni.
Starebbe nella rapina di un Rolex di elevato valore a una turista, compiuta il 30 giugno 2023 a Santa Lucia, l’origine della spaccatura tra le due cosche del Pallonetto, prima unite sotto la stessa bandiera. Il gruppo capeggiato da Gennaro Sesso “ra nera” voleva una tangente su quel colpo che, nella ricostruzione degli inquirenti e ferma restando per tutti la presunzione d’innocenza, fu rifiutata da Antonio Giuliano e Mario Pariso, suo zio, che avrebbero avuto la disponibilità del prezioso orologio. Per tutta risposta Gennaro Belaeff, procuratasi un’arma da questi due, avrebbe ucciso Pasquale Sesso, fratello di Gennaro. Uno spaccato di camorra inquietante, emerso nel corso delle indagini sull’omicidio compiuto poco prima della mezzanotte del 5 luglio 2023. Da quel delitto, nella ricostruzione della polizia e della Dda, sarebbero scaturiti due tentati omicidi e un’estorsione del valore di 150mila euro in orologi Rolex, aggravati dalle modalità mafiose. Gli autori dei reati, a seconda delle varie posizioni , sarebbero cinque esponenti del gruppo Sesso del Pallonetto, legato ai Mazzarella e in contrasto con gli Elia.
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