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Il delitto

Tutto il rione sotto choc: «Due persone perbene»

Amici e conoscenti della coppia non si danno pace: «Non sapevamo ci fossero problemi familiari»

Tutto il rione sotto choc: «Due persone perbene»

Lucia Salemme e Ciro Rapuano

NAPOLI. Incredulità e dolore. Sono questi gli stati d’animo che, a poche ore dal delitto di via Sant’Arcangelo a Baiano, si portano dietro i residenti della zona. Amici, ma anche semplici conoscenti della coppia, non riescono infatti a darsi pace per quanto accaduto.

Si dicono sotto choc i vicini di casa di Ciro Rapuano, il 59enne ucciso con una raffica di coltellate dalla moglie, Luciana Salemme, 58 anni, nel loro appartamento al quarto piano dello stabile al civico 34 della strada situata a passi da Forcella e dalla centralissima via Duomo. Salemme è stata arrestata, dopo che lei stessa ha contattato intorno alle 2,30 circa la polizia, immediatamente intervenuta.

Tra le prime a commentare l’accaduto con i giornalisti c’è Carmela, un’amica d’infanzia di Luciana: «La conoscevo da piccola, era una bravissima persona, ci conosciamo dai tempi della scuola. Quanto successo è un fulmine a ciel sereno per tutti noi. Non conosco quale fosse il rapporto tra lei e il marito. Forse litigavano tanto ed è successa la tragedia e forse doveva difendersi da un’aggressione. Se le cose stanno così, chi non l’avrebbe fatto?», si interroga la donna che, sul conto della vittima, Ciro Rapuano, afferma: «Per quanto mi risulta, anche lui era una brava persona, si diceva che avesse qualche “problema” ma non tale da poter uccidere la moglie. Con Lucia ci vedevamo ogni tanto al bar ma non mi ha mai raccontato della sua vita privata. Una ragazza serissima, ripeto. Sono senza parole, era veramente perbene. Perché abbia compiuto questo gesto, non so dirlo».

Una coppia di residenti nella stessa zona di Sant’Arcangelo a Baiano, appena rientrata dalle vacanze, passa davanti al palazzo in cui si è consumato l’omicidio e commenta: «Erano delle bravissime persone, sempre educate, abbiamo saputo l’accaduto al rientro, questa mattina».

«Solo un buongiorno e un buonasera, li conoscevo perché siamo della zona. Nulla più», aggiunge invece un’altra donna del rione. Un uomo ricorda invece: «Ciro era una brava persona, mai saputo di qualche litigio familiare. L’ho visto circa una ventina di giorni fa e ci siamo salutati come al solito. Non riesco a capire cosa sia accaduto. Lucia invece non la conoscevo bene. Siamo tutti sotto choc».

In un quartiere con il fiato sospeso, resta adesso da capire quali saranno, da qui ai prossimi giorni, le prossime mosse della Procura e del giudice per le indagini preliminari. La donna arrestata potrebbe inoltre fornire ulteriori dettagli e informazioni nel corso dell’udienza che sarà celebrata innanzi al gip.

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