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«Al San Paolo professionisti di livello e grande umanità»

La testimonianza e il plauso di un paziente della Uoc di urologia

«Al San Paolo professionisti di livello e grande umanità»

Un’esperienza di malattia può trasformarsi, inaspettatamente, in un’occasione di incontro con la professionalità, la competenza e l’umanità di chi, ogni giorno, sceglie di dedicarsi alla cura del prossimo. È questo il senso dell’Ecomio che il sig. Valerio Tatafiore ha voluto rivolgere allo staff del Pronto Soccorso e della U.O.C. di Urologia del Presidio Ospedaliero San Paolo, quale riconoscimento del valore umano e professionale dimostrato durante il suo recente ricovero.
“Incidentaloma”: una parola imparata per caso, a fine luglio, al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo. Convinto di dover affrontare un semplice calcolo renale, il sig. Tatafiore si è trovato davanti a una diagnosi imprevista e ben più complessa. Già al triage, pur in presenza di sintomi che potevano sembrare banali, ha incontrato professionisti capaci di coniugare rigore clinico ed empatia autentica.
Il medico di pronto soccorso, con scrupolo e attenzione, ha deciso di approfondire oltre la diagnosi iniziale. Un’ecografia addominale ha rivelato un’ombra sospetta sul rene destro; la successiva TAC con mezzo di contrasto ha confermato la presenza di una massa importante.
In quel momento decisivo è intervenuto il dott. Dante Di Domenico, urologo, che ha spiegato la situazione con chiarezza e sensibilità, senza celare la gravità ma offrendo al paziente e ai suoi familiari sostegno e comprensione. La sua attenzione rivolta non solo al paziente ma anche alla moglie di quest’ultimo ha rappresentato un gesto di grande valore umano, capace di affiancare la terapia clinica con una cura altrettanto preziosa: quella emotiva.
Durante il ricovero, il sig. Tatafiore ha conosciuto il dott. Dario Del Biondo, chirurgo che lo avrebbe operato, e con lui l’intero reparto di Urologia. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari: ognuno, con il proprio ruolo, ha contribuito a rendere più affrontabile un momento difficile.
Il 4 agosto l’intervento è stato eseguito con successo. Da quel giorno fino alle dimissioni, il paziente non si è mai sentito “un numero”, ma una persona accolta e rispettata.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dott.ssa Loredana Prisco, coordinatrice, capace di alleggerire il peso dei giorni di ricovero con la sua disponibilità e le sue parole di incoraggiamento. Un plauso va anche agli infermieri, sempre attenti e sorridenti, agli OSS instancabili e alla sig.ra Daniela, che con la cura e l’ordine del reparto ha contribuito a trasmettere dignità e serenità.
Questa esperienza, seppur dolorosa, è stata vissuta con maggiore serenità grazie all’impegno e alla dedizione di chi lavora ogni giorno nel reparto. “Quando incontri persone che credono davvero nel proprio lavoro, che scelgono di esserci non solo con le mani ma con il cuore – ha dichiarato Tatafiore – anche un percorso difficile diventa più sopportabile”.
Il riconoscimento espresso dal paziente non resta un gesto privato: la Direzione Medica del P.O. San Paolo estende infatti l’apprezzamento a tutti gli operatori che, quotidianamente, con professionalità e impegno, si dedicano ad alleviare le sofferenze dei pazienti. A loro è rivolto il plauso ufficiale e l’invito a dare la massima diffusione di questo Ecomio, quale gratificazione e stimolo a proseguire in un percorso di assistenza che coniuga scienza e umanità.
Concludendo la sua testimonianza, il sig. Tatafiore sottolinea come a volte la parola “grazie” sembri insufficiente, ma rimanga comunque necessaria. È un “grazie” che si fa riconoscimento, memoria e incoraggiamento: un segno concreto di quanto l’operato degli operatori sanitari possa fare la differenza nella vita delle persone.

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