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Napoli nella piattaforma per il climate change

Lo strumento servirà a monitorare gli agenti dell’inquinamento dannoso e a prevenire siccità e incendi

Napoli nella piattaforma per il climate change

NAPOLI. Di fronte alle crescenti minacce della crisi climatica e alle loro ricadute sulla salute pubblica, l'Europa lancia un'iniziativa ambiziosa e lungimirante: healthRiskAdapt.

Si tratta di un progetto finanziato dall'Unione Europea che vede la partecipazione di un consorzio di 25 istituzioni provenienti da 12 Paesi, tra cui spiccano enti italiani di primo piano come il Cnr, l'Iss, l'Enea, l'Uccrn e, tra i Comuni, quello di Napoli.

L'obiettivo è duplice e strategico: da un lato, sviluppare un sistema digitale "su misura" per supportare le decisioni politiche e amministrative, e dall'altro, fornire a cittadini e autorità sanitarie gli strumenti necessari per monitorare e valutare in tempo reale i rischi sanitari legati a fenomeni come le ondate di calore, l'inquinamento atmosferico, gli incendi e l'eccessiva presenza di pollini. Un sistema di prevenzione integrato che punta a trasformare l'approccio alla gestione delle emergenze ambientali.

Una piattaforma integrata per la valutazione del rischio

Il progetto, coordinato dall'istituto norvegese Nilu, lavorerà per i prossimi quattro anni per creare una vera e propria piattaforma europea di valutazione del rischio sanitario.

Questa piattaforma non si limiterà a raccogliere dati, ma li elaborerà e li condividerà in modo accurato e dettagliato, superando la frammentarietà delle informazioni attualmente disponibili. Come spiegato da Ilaria D’Elia, ricercatrice dell'Enea e referente del progetto, la piattaforma integrerà dati, mappe e indicatori unici.

Questi strumenti aiuteranno gli utenti finali – dalle amministrazioni locali ai singoli cittadini – a individuare le priorità d'intervento e a pianificare misure di adattamento efficaci e sostenibili in base a un'attenta analisi dei costi-benefici. L'Enea, in particolare, si occuperà di fornire gli indicatori relativi ai quattro rischi principali del progetto. La piattaforma monitorerà in modo specifico le ondate di calore, per valutarne gli effetti sulla salute; l'inquinamento dell'aria, per tenere sotto controllo i livelli di agenti inquinanti dannosi; gli incendi, per prevenire le emergenze spesso aggravate dalla siccità; e i pollini, per lanciare allerte tempestive su livelli che possono scatenare reazioni allergiche diffuse.

La ricercatrice ha sottolineato l'importanza di questi dati per la pianificazione di misure di adattamento, che potranno spaziare dalla creazione di aree ombreggiate e l'attivazione di allerte sanitarie fino a interventi urbanistici mirati e misure sociali di supporto. La piattaforma non solo supporterà la pianificazione, ma consentirà anche di monitorare nel tempo l'efficacia delle soluzioni adottate, permettendo di calibrare le strategie in base alle necessità emergenti e alle risposte del territorio.

Napoli città pilota e visione per il futuro

Il progetto prevede una fase di sperimentazione pratica in quattro città pilota, scelte per la loro rappresentatività geografica e climatica: Napoli, Oslo, Berna e Lione. Napoli giocherà un ruolo chiave in questo scenario, fornendo un contesto unico per testare l'efficacia del sistema in un'area mediterranea densamente popolata e particolarmente vulnerabile a diversi rischi climatici.

Questo progetto è un pioniere in Europa per le strategie di adattamento. L'integrazione di soluzioni tecniche, naturalistiche e sociali renderà il sistema un modello per altri contesti urbani che si trovano ad affrontare sfide simili. L'iniziativa contribuirà anche all'attuazione della Missione per l’Adattamento al Cambiamento Climatico, un piano che mira a coinvolgere almeno 150 regioni europee nella sperimentazione di soluzioni concrete.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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