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Lite per un parcheggio, 16enne accoltellato

Via Caracciolo, il minore era intervenuto con il padre per salvare un’amica dall’aggressione di un babygang

Lite per un parcheggio, 16enne accoltellato

NAPOLI. Una banda di giovani ha mandato all’ospedale un 40enne e il figlio 16enne, accorsi ieri notte sul lungomare di Napoli per difendere un’amica di famiglia dall’assalto di un gruppo di 20 giovani, tra cui una donna. I due però ben poco potevano fare e hanno avuto la peggio. Il ragazzo è stato accoltellato alla gamba destra, guarirà in 10 giorni secondo i medici dell’ospedale San Paolo; il padre, colpito con un casco all’occhio, deve assorbire la tumefazione.

Poteva andare molto peggio perché sono rimasti vittime di una terribile aggressione all’altezza degli chalet di via Caracciolo, scaturita da un banale litigio per la sosta delle auto. Una 19enne stava per parcheggiare la propria Panda quando un coetaneo le ha soffiato il posto alla guida di un’Audi, infilandosi prima di lei nello spazio delimitato dalle strisce blu. Ne è nato un battibecco, degenerato rapidamente con l’arrivo degli amici del giovane.

L’aggressione è avvenuta in tre fasi. Prima nei confronti di Raffaela, 19enne del Rione Traiano che lavora per una società di ristorazione. Poi del suo amico 16enne che era in macchina in compagnia del padre, Giovanni R. di 40 anni, napoletani del Rione Traiano. Erano le 4 di ieri quando dalla Golf guidata da un conoscente, il genitore e il figlio hanno notato Raffaela accerchiata da una banda di giovani e minorenni tra i 16 e i 25 anni, tra i quali una donna.

Quest’ultima proprio in quel momento stava afferrando la proprietaria della Panda per un braccio per farla entrare a forza nell’abitacolo. Il 16enne e Giovanni R. sono scesi per difendere Raffaela, ma con lo scopo principale di calmare gli animi. Ma si sono trovati di fronte molti giovani dagli sguardi e dai modi aggressivi, che si sono avventati in tempi diversi su di loro senza sentire ragioni. Il ragazzo è stato ferito da più coltellate alla gamba.

Poi è toccato al padre, colpito da un casco per motociclisti al volto. Ha riportato un trauma cranico facciale con tumefazione all’occhio destro. Qualcuno ha chiamato la polizia e sul posto sono arrivati gli genti dell’Ufficio prevenzione generale della questura con i colleghi del commissariato San Ferdinando, che stanno svolgendo le indagini partendo dall’acquisizioni delle immagini della videosorveglianza.

La lite tra Raffaela e il conducente dell’Audi sarebbe scoppiata dopo che la donna ha urtato il marciapiede con la parte anteriore della Panda. «Hai tozzato pure», l’ha presa in giro il giovane. E alla risposta della 19enne, «fa niente, me ne compro altre tre», sarebbe partita la prima aggressione. Forse perché la frase è stata interpretata come una sbruffonata o un affronto .Gli investigatori (guidati dal dirigente Emilio Basile) non escludono che gli aggressori siano dello stesso quartiere delle vittime, anche se non si conoscevano. Quella parte del lungomare infatti è frequentata da giovani provenienti dall’area occidentale di Napoli.

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