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Castellammare di Stabia. Tornano gli immigrati abusivi in Villa Comunale

Castellammare di Stabia. Tornano gli immigrati abusivi in Villa Comunale

Sono di nuovo i padroni della notte: in Villa Comunale vendono merce contraffatta e invadono i marciapiedi, restando impuniti

CASTELLAMMARE DI STABIA. Tornano in Villa Comunale i venditori di merce contraffatta.
Liberata nei mesi scorsi con grandi interventi e proclami antillegalità tutta l’area di via Bonito, riecco, da sabato e domenica scorsa, il quadro desolante della esposizione della merce contraffatta sui marciapiedi che costeggiano il Circolo Nautico.
Ora, però, i venditori abusivi (sempre immigrati chissà se in regola con il permesso di soggiorno) stanno invadendo anche gli spazi alle spalle delle giostrine, così che la fuga - in caso di intervento da parte delle forze dell’ordine - diventa più facile per la possibilità di accorgersi in tempo dell’arrivo degli uomini in divisa.
«Hanno proclamato di aver finalmente debellato il fenomeno dei venditori abusivi - afferma un commerciante - ma invece sono sempre lì. Nessuno gli dice niente. L’ assessore-sceriffo era sceso in strada, ma se questi sono i risultati…». In effetti il fenomeno degli abusivi pare non sia stato debellato, come aveva invece tanto sbandierato l’assessore al ramo Gianpaolo Scafarto che, anche sul fenomeno degli abusivi, aveva sempre minimizzato.
Scafarto aveva affermato che aveva finalmente debellato il “centro commerciale del falso” che si insedia ogni fine settimana in via Bonito, ma i fatti stanno smentendo le sue parole e i suoi pii propositi. Certo le bancarelle abusive di merce contraffatta sono in numero minore. Ma, considerata la libertà con cui adesso possono rimettere in giro la mercanzia, presto raddoppieranno e triplicheranno la loro presenza. La tragedia, in tutto questo, è data dal fatto che, chi passeggia, vede a pochi metri sostare alcune pattuglie della Polizia Municipale che non interviene. Ed ecco che gli abusivi diventano di nuovo padroni di una parte della villa comunale. Corridoio stretto dov, per passare, ci si deve disporre in fila indiana. Acquirenti che addirittura provano la misura di questa scarpa o quel giubbotto. Naturalmente la provenienza è illecita. Si tratta di merce contraffatta. Venduta senza alcun rispetto delle regole.  

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