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Malanapoli
08 Settembre 2025 - 08:16
Sulla scena sono intervenuti i poliziotti del commissariato Dante, che adesso conducono le indagini, e i tecnici della Scientifica
NAPOLI. Sei colpi di pistola riaccendono le fibrillazioni nella mala dei Quartieri Spagnoli. Tregua finita, dunque, tra i vicoli di Montecalvario, dove un commando di sicari, nella notte a cavallo tra sabato e domenica, ha fatto fuoco a raffica in via Francesco Girardi.
Piuttosto pesante la conta dei danni, con quattro proiettili andati a segno contro il portone dello stabile al civico 17 e altri due che hanno centrato un appartamento al primo piano. Le indagini sul caso sono state intanto affidate alla polizia, che ha già acquisito le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza nella speranza di risalire all’identità dei pistoleri.
L’allarme è scattato all’una di domenica: è a quell’ora, infatti, che i poliziotti del commissariato Dante, allertati da alcuni residenti, si sono precipitati in via Girardi per capire cosa fosse accaduto. I riscontri alle segnalazioni non si sono fatti attendere. Sulla scena gli uomini della Scientifica hanno infatti scoperto i sei fori di entrata e altrettanti bossoli, esplosi con armi di diverso calibro. Segno che la pistola utilizzata per la stesa non era soltanto uno.
Gli agenti hanno quindi ascoltato alcuni inquilini della palazzina, compresa la coppia che vive al primo piano, ma dalle risposte fornite non sono emersi elementi degni di nota per il prosieguo delle indagini. Le modalità camorristiche del raid lasciano però pochi dubbi sul coinvolgimento di clan nell’intimidazione.
Risalire alle responsabilità non sarà però semplice. Con il clan a tre teste composto dai gruppi Esposito, Masiello e Saltalamacchia, ormai fuori dai giochi, gli inquirenti sono quasi certi che dietro questi raid si nasconda la mano di alcune paranze di giovanissimi criminali pronti a conquistare il potere dei vecchi gruppi. Sullo sfondo, neanche a dirlo, ci sarebbe ancora una volta il controllo delle piazze di spaccio ancora attive ai Quartieri.
L’ultima sparatoria risaliva alla fine di agosto e in quel caso i sicari avevano fatto fuoco nella vicina Montesanto. L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte del 27 agosto con una telefonata anonima e in via Montesanto, all’altezza del civico 5, sono accorsi i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Centro.
La segnalazione è apparsa subito veritiera. Molte persone erano affacciate ai balconi, qualcuno in strada e a terra c’era un bossolo di proiettile calibro 7,65. Gli uomini dell’Arma hanno così rapidamente accertato che un colpo di pistola era stato esploso dal basso verso l’alto, centrando il soffitto di un appartamento al quarto abitato da una coppia di coniugi pensionati che in quel momento dormivano, senza precedenti penali e parenti arischio. Un giallo, tanto più perché nella palazzina non abitano pregiudicati.
A chi era diretta quindi l’intimidazione? Gli investigatori procedono con i piedi di piombo sul movente della sparatoria e tendono a escludere che nel mirino ci fosse qualche residente nello stabile di via Montesanto 5. E intanto le sparatorie su cui fare luce, dopo i fatti di domenica notte, sono diventate due.
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