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L'inchiesta

«Appalto revocato per favorire ditta», interdizione per il rettore della Parthenope

Antonio Garofalo: «Io completamente estraneo ai fatti contestati»

«Appalto revocato per favorire ditta», interdizione per il rettore della Parthenope

Antonio Garofalo

Il rettore dell’Università Parthenope di Napoli, Antonio Garofalo, figura tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dai Carabinieri di Caserta sul sistema di assegnazione di appalti pubblici in cambio di tangenti e favori, imperniato, secondo gli inquirenti, sulla figura dell'ex consigliere regionale dell'Udeur Nicola Ferraro.

Ferraro, imprenditore già condannato per concorso esterno e ritenuto da sempre un uomo di fiducia del clan dei Casalesi, sarebbe al centro di un articolato sistema di corruzione nel settore degli appalti pubblici. Tra gli indagati figura anche Garofalo, che ha ricevuto una misura interdittiva di un anno dall’esercizio di pubblici uffici.

Secondo le accuse, il rettore avrebbe ricevuto in regalo una vacanza di una settimana a Mykonos. Questa sarebbe stata concessa in cambio del suo intervento volto a revocare un appalto già assegnato alla Romeo Gestioni spa, per poi affidarlo alla Dussman Service spa, ritenuta parte del sistema associato a Ferraro.

IL RETTORE

«Il rettore dell'Università Parthenope Antonio Garofalo ha dimostrato la propria completa estraneità rispetto all'ipotesi investigativa di corruzione per la quale era indagato. Il gip ha formulato l'ipotesi di turbativa d'asta modificando l'accusa ed emettendo un provvedimento di sospensione dall'incarico». Lo sottolinea l'ateneo in una nota, nella quale Garofalo «si dichiara completamente estraneo ai fatti contestati».

«Sono convinto - aggiunge - che questa vicenda già in parte chiarita si chiarirà completamente al più presto grazie ai virtuosi meccanismi del contraddittorio processuale nei quale ripongo fiducia. Mi spiace di essere finito erroneamente in questa indagine nella quale figurano nomi e persone che non conosco e con le quali non ho avuto mai nulla a che fare. Sono sereno, ho la coscienza pulita ed avrò modo di dimostrare ció che sto affermando accettando ogni decisione una volta che avrò chiarito anche rispetto a tale capo di accusa mai prima d'ora contestatomi».

Dall'ateneo inoltre si precisa «che le accuse riguardanti la corruzione e le agevolazioni che avrebbe ricevuto il Rettore per un presunto soggiorno a Mykonos sono risultate assolutamente infondate, in quanto smentite dagli elementi forniti dalla difesa».

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