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l'inchiesta
09 Settembre 2025 - 16:44
La polizia in piazzetta Sedil Capuano dove è morto il 18enne Arcangelo Correra (nel riquadro)
Stava maneggiando una pistola calibro 9x21 rubata, che ha poi puntato all'indirizzo della vittima, esplodendo un colpo che ha ferito mortalmente alla testa Arcangelo Correra. È stata questa la dinamica dell'omicidio del 18enne, morto il 9 novembre 2024 in piazzetta Sedil Capuano, nel centro storico di Napoli.
A impugnare la pistola un amico 20enne della vittima, Renato Benedetto Caiafa, a cui ora la procura di Napoli contesta il reato di omicidio volontario, commesso con dolo eventuale. Fu lo stesso Caiafa a presentarsi spontaneamente in questura, raccontando di aver sparato per errore, utilizzando una pistola trovata per strada.
Nei suoi confronti, nell'immediatezza dei fatti, fu eseguito un decreto di fermo per i reati di detenzione e porto di arma comune da sparo clandestina e ricettazione.
Successivamente, la Squadra mobile, con il coordinamento della procura partenopea, ha svolto ulteriori e più approfonditi accertamenti, come indagini tecniche, balistiche, papillari, che hanno consentito la qualificazione dell'omicidio come volontario, commesso con dolo eventuale.
Caiafa è stato quindi raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita questa mattina dalla polizia.
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