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Fuorigrotta

Incidente e rissa fuori al Maradona

Striscione degli abitanti del rione Miraglia: «Scorribande, lavori notturni e chiusi dentro»

Incidente e rissa fuori al Maradona

NAPOLI. Incidente tra due scooter e rissa fuori allo stadio Maradona. La scorsa notte, alle 3 circa, durante un’impennata lo scontro tra due scooter ha generato una rissa tra due gruppi di ragazzi. Ad avere la peggio uno di loro rimasto a terra ferito e bisognoso di cure del pronto soccorso. L’ambulanza è giunta sul posto dopo circa 30 minuti dalla chiamata. Nel frattempo i ragazzi hanno continuato a picchiarsi, le ragazze piangevano terrorizzate e urlavano.

All’arrivo dell’ambulanza il giovane ferito è stato portato in ospedale per le cure del caso. Un gruppo di almeno 50 persone si è accalcato sul posto, mentre altri ragazzi in scooter continuavano imperterriti le loro corse a impennare e le auto a sgommare nel piazzale, noncuranti di quanto era appena accaduto.

Ma non è il primo incidente che avviene davanti allo stadio: lo scorso agosto uno scontro tra due auto terminò con cinque feriti in ospedale. E sempre in agosto il fratello del consigliere municipale Sergio Lo Masto è stato aggredito, picchiato brutalmente da ragazzi in scooter solo per essersi preoccupato di soccorrerli durante una caduta.

Non ultimo giorni fa un ragazzo di Monterusciello è stato fermato e inseguito dalla polizia mentre impennava ad alta velocità dalla Mostra al piazzale, senza documento di identità e con precedenti per questo tipo di reato. Il mezzo gli è stato sequestrato. Una routine e un’escalation di violenza che si ripete da mesi con ragazzi che arrivano da vari quartieri e che mettono a rischio l’incolumità pubblica.

«La nostra quiete notturna è ormai morta da tempo - denunciano i residenti - e il piazzale è diventato una polveriera che sta per esplodere. Siamo passati dall’alta velocità a risse, incidenti, aggressioni e a inseguimenti della polizia esasperata. Non ne possiamo più».

Le recenti scene di impennate, risse e disordini davanti allo stadio Diego Armando Maradona non sono più episodi isolati, ma segnali preoccupanti che rischiano di compromettere il futuro di Napoli anche come possibile sede degli Europei di calcio del 2032. Le immagini di motorini sfreccianti anche tra i tifosi, scontri tra gruppi e scarsa gestione dell’ordine pubblico hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza e sull’idoneità dell’impianto di Fuorigrotta.

A oggi, lo stadio non rispetta ancora gli standard richiesti dalla Uefa per ospitare una competizione internazionale. Il club partenopeo stesso ha confermato l’inadeguatezza della struttura, avanzando l’idea di un nuovo impianto. Ma al di là degli aspetti architettonici, è il contesto urbano a destare preoccupazione.

I residenti temono evoluzioni negative in una zona che diventa sempre più insicura. Sulla facciata esterna del rione Miraglia, lato Distinti, è stato affisso un enorme striscione: “Scorribande, lavori notturni e chiusi dentro… dove il Napoli vince Stato e Comune perdono. Respect” per denunciare quello che succede ogni notte.

Il portavoce dei comitati civici Daniele Polge aveva sollevato la questione dopo un incontro al Comune nel luglio scorso con l’assessore alle Infrastrutture e alla Protezione civile Edoardo Cosenza, avanzando proposte su come risolvere il problema in maniera strutturale ponendo barriere apposite, cordoli o dossi.

Con Euro 2032 all’orizzonte, Napoli rischia di perdere una grande occasione di rilancio e visibilità internazionale se non verranno risolte al più presto le criticità legate alla sicurezza e alla gestione delle problematiche evidenziate. «Servono interventi concreti e una strategia condivisa tra Comune, forze dell’ordine e società sportiva» concludono i comitati.

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