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Camorra
15 Settembre 2025 - 08:28
NAPOLI. Un nuovo clan, esterno ai Quartieri Spagnoli ma con appoggi tra i vicoli a ridosso di via Toledo, starebbe cercando di ritagliarsi uno spazio importante negli ambienti di malavita della zona. È l’ipotesi maggiormente accreditata dagli investigatori per spiegare i venti di guerra che da Ferragosto stanno soffiando dopo un lungo periodo di tregua.
Lunedì scorso c’è stata una sparatoria e per tutta la settimana è rimasta la tensione, anche se non si sono verificate altre “stese”. I Quartieri Spagnoli sono considerati storicamente un territorio particolarmente a rischio. Ecco perché le indagini non si sono mai fermate dopo la sparatoria contro in via Francesco Girardi, in cui abita un pregiudicato legato ai Mazzarella.
Tanto più che gli investigatori che lavorano al caso hanno raccolto alcune voci confidenziali da cui sarebbe emerso un inquietante retroscena. Il commando che ha fatto fuoco non si sarebbe limitato alla “stesa”: nei minuti successivi, i pistoleri sarebbero entrati in azione anche nella cosiddetta zona della “Parrocchiella”.
In questo caso, però, i residenti non hanno lanciato allarmi e sulla scena, almeno allo stato attuale, non sono stati individuati bossoli. L’allarme è scattato intorno all’una: è a quell’ora che i poliziotti del commissariato Dante, allertati da alcuni residenti, sono accorsi a via Girardi per capire cosa fosse accaduto.
I riscontri alle segnalazioni non si sono fatti attendere. Sulla scena gli esperti della Scientifica hanno infatti scoperto sei fori di entrata sul muro di un palazzo e altrettanti bossoli, esplosi con armi di diverso calibro. Segno che la pistola utilizzata per la stesa non era soltanto una. Gli agenti hanno quindi ascoltato alcuni inquilini della palazzina, compresa una coppia che vive al primo piano, che però certamente non era destinataria dell’intimidazione.
Le modalità camorristiche del raid lasciano però pochi dubbi sul coinvolgimento di almeno un clan nell’intimidazione. Risalire alle responsabilità non sarà però semplice. Con in carcere i vertice della cosca a tre teste composto dai gruppi Esposito, Masiello e Saltalamacchia, secondo gli investigatori dietro questi raid si nasconde la mano di alcune paranze di giovanissimi criminali pronti a conquistare fette di potere.
Sullo sfondo, neanche a dirlo, ci sarebbe ancora una volta il controllo delle piazze di spaccio ancora attive ai Quartieri Spagnoli. Nelle ultime settimane gli inquirenti avrebbero individuato un nuovo gruppo, spalleggiato dal clan Mazzarella, che secondo fonti di strada vorrebbe riunire intorno a sé tutti gruppi presenti in zona.
Un obiettivo ambizioso e difficilmente raggiungibile. L’ultima sparatoria risaliva appena a fine agosto e in quel caso i sicari avevano fatto fuoco nella vicina Montesanto. L’allarme era scattato poco dopo la mezzanotte del 27 agosto con una telefonata anonima e in via Montesanto, all’altezza del civico 5, accorsero i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Centro.
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