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Centrodestra
16 Settembre 2025 - 08:22
NAPOLI. «Dovremo decidere il prima possibile». Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, ha sintetizzato così lo stato dell’arte delle trattative del centrodestra in vista delle elezioni regionali di novembre.
Amargine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Società italiana per l’organizzazione internazionale, il leader azzurro ha ribadito la disponibilità a chiudere subito: «Io sono pronto anche oggi pomeriggio a fare la riunione per individuare i candidati presidenti delle regioni, non è certamente Forza Italia che tentenna, abbiamo le idee molto chiare».
Tajani ha chiarito che in Campania e Puglia la soluzione migliore potrebbe arrivare da figure civiche, pur non escludendo candidature politiche di peso: «Se si deve trovare un candidato politico siamo pronti a trovarlo. Non ho preclusioni sull’eventuale candidatura del viceministro Edmondo Cirielli, ma ritengo che siano più forti in questo momento i nomi civici».
Parallelamente, Matteo Salvini ha rilanciato da Firenze il tema della compattezza. «Votano sette regioni da qui a novembre e io tengo a tutte – ha dichiarato –. Il Veneto è terra dove la Lega governa da tanto tempo e governa bene, quindi conto che si chiuda nei prossimi giorni. La compattezza del centrodestra è il valore aggiunto: di là stanno insieme per interesse, noi invece per un progetto comune».
Il vicepremier ha ricordato l’intesa raggiunta in Calabria con Forza Italia e nelle Marche con Fratelli d’Italia, sottolineando che in Veneto la Lega è pronta a sostenere la coalizione per «rivincere ancora».
In Campania, intanto, il segretario regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello ha rimarcato la linea moderata: «Le liste azzurre avranno una fortissima connotazione centrista, nella perfetta unione tra esperienze moderate e società civile. C’è spazio, tempo e voglia di allargare ancora».
Un appello diretto a chi non ha ancora scelto campo: «I moderati non possono stare a sinistra. Occorre imboccare la strada del popolarismo per rafforzare l’unico progetto credibile in questo Paese, quello del Partito Popolare Europeo».
Sul fronte Lega, Severino Nappi ha insistito sulla necessità di non perdere tempo. «Il nostro obiettivo principale è restituire i servizi ai cittadini, il resto sono chiacchiere. Dal Pd ai 5 Stelle sono complici del massacro dei diritti dei campani».
Il consigliere regionale ha richiamato gli alleati: «Nel Veneto e in altre regioni siamo già pronti, ora aspettiamo un’indicazione anche qui. Noi abbiamo un candidato, Giosi Romano, ma ci sono altre figure importanti. Vanno bene, ma serve averlo subito».
Dai vertici nazionali arrivano segnali di accelerazione, dalle basi regionali cresce l’attesa per un nome condiviso. La partita campana, cruciale per gli equilibri della coalizione, resta aperta. Tra l’ipotesi di un civico forte e le candidature interne, il centrodestra cerca la sintesi per presentarsi unito all’appuntamento elettorale.
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