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Il processo
16 Settembre 2025 - 09:00
Nei riquadri Salvatore Giuliano “’o russo”, Cristiano Giuliano, Salvatore Barile, Emanuele Amoroso, Salvatore Marino e Massimo Somma
NAPOLI. Colpo da kappaò al super clan che aveva deciso di conquistare i vicoli del centro storico di Napoli a suon di estorsioni, droga e pestaggi.
Dopo la retata scaturita dall’inchiesta che aveva rivelato la nascita di un patto di ferro tra le famiglie di camorra Giuliano e Mazzarella, ieri pomeriggio si è concluso il processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato. Quella che ne è venuta fuori è stata una vera stangata, con il giudice che ha inflitto tre secoli di carcere e 25 condanne. Soltanto quattro, invece, gli imputati assolti con formula piena per non aver commesso il fatto.
Queste, nel dettaglio, le condanne disposte dal gup, che ha sostanzialmente accolto le richieste di pena dei pm della Dda Carrano e Rossi: Emanuele Amoroso, 8 anni e 8 mesi; Salvatore Barile, difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Domenco Dello Iacono, 16 anni e 4 mesi con il riconoscimento delle attenuanti generiche; Antonio Bonavolta, 12 anni; Pio Vittorio Calcavecchia, 5 anni e 4 mesi; Gennaro Caldarelli, 12 anni; Vincenzo Caldarelli, 12 anni e 1 mese; Stefano Capuano, 12 anni e 4 mesi; Luigi Carrano, 12 anni e 6 mesi; Pasquale Casaburro, 11 anni e 1 mese; Giuliano Cedola, 12 anni e 5 mesi; Raffaele Cella, 3 anni e 2 mesi; Ciro Giuliano, 3 anni e 1 mese; Cristiano Giuliano, difeso dall’avvocato Roberto Saccomanno, 10 anni e 4 mesi (escluso il ruolo di capo e promotore); Salvatore Giuliano (classe 1986), 11 anni e 9 mesi; Salvatore Giuliano (classe 1984), collaboratore di giustizia, 12 anni; Carmine Iafulli, 5 anni e 4 mesi; Gennaro Imparato, 18 anni e 8 mesi; Salvatore Marino, 11 anni e 5 mesi; Angelo Massa, 12 anni e 9 mesi; Antonio Morra, difeso dall’avvocato Saccomanno, 18 anni e 4 mesi; Cesare Morra, difeso dall’avvocato Saccomanno, 13 anni e 9 mesi (escluso il ruolo di capo e promotore); Ciro Oliviero, 13 anni e 5 mesi; Massimo Somma, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, 12 anni e 6 mesi; Gennaro Tarascio, 12 anni e 6 mesi; Alessio Vicorito, difeso dall’avvocato Saccomanno, 19 anni (assolto dall’accusa di tentato omicidio). Assolti infine Giovanni Capuano, difeso dall’avvocato Perone, Domenico De Martino, Luigi Esposito e Giuseppe Mauro.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro sessanta giorni. Le indagini di polizia e carabinieri avevano ricostruito le attività illecite dell’organizzazione a Forcella, alla Maddalena, nel rione San Gaetano e alle Case Nuove, dove a gestirle era il gruppo dei Caldarelli, articolazione del clan Mazzarella così come i nuovi Giuliano.
La prima indagine, andata avanti tra gennaio del 2020 e la seconda metà del 2021, ha monitorato la nascita, l’ascesa e l’affermazione dell’aggregazione diretta da Salvatore Giuliano. Documentata l’alleanza con i Mazzarella. La seconda attività d’indagine, svolta tra la fine del 2018 e gennaio 2022, ha consentito di ricostruire la struttura e l’operatività di un gruppo criminale denominato paranza di San Gaetano, diretta invece dal boss dei Mazzarella Salvatore Barile.
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