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Il processo
16 Settembre 2025 - 10:44
Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica
Questa mattina al via presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno l'udienza preliminare per l'omicidio del Sindaco Pescatore, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010. Davanti al giudice gli imputati che devono rispondere del delitto che ha scosso un'intera comunità.
«È un momento importantissimo, non solo per noi come fondazione, come familiari, ma è importante per l'Italia perché è una società civile che ha preso posizione contro chi ha ucciso Angelo Vassallo, ha ucciso il sindaco, ha ucciso lo Stato», dice il fratello di Angelo Vassallo, Dario, presidente della fondazione che porta il nome del “sindaco pescatore".
Gli imputati sono il tenente colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, Romolo Ridosso – ritenuto esponente del clan camorristico Loreto-Ridosso – e l’imprenditore Giuseppe Cipriano. A loro si aggiunge Giovanni Cafiero, che deve rispondere, insieme agli altri, del reato di traffico di stupefacenti. Per tutti la Procura di Salerno ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio.
Secondo le ricostruzioni investigative, gli indagati avrebbero pianificato l’omicidio di Vassallo con l’obiettivo di impedirgli di denunciare il traffico di droga nel suo comune. La vicenda si inserisce in un contesto di elevata complessità, dato che il delitto del sindaco pescatore rimane ancora irrisolto nella sua dinamica e nell’identità dell’autore materiale dell’omicidio. L’arma del delitto non è mai stata ritrovata, e l’assassinio resta avvolto nel mistero.
Tra le parti civili che hanno manifestato l’intenzione di costituirsi nel processo vi sono la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, rappresentata dall’avvocato Antonio Ingroia e guidata dai fratelli Dario e Massimo Vassallo, insieme ad altri soggetti istituzionali e associazioni come l’ANCI, l’Associazione antiracket-antiusura “Emergenza Legalità" e la Fondazione Polis della Regione Campania.
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