«Centrodestra campano come esercito di Alessandro Magno, aspettiamo segnale per la battaglia»

NAPOLI. «Il centrodestra campano è come l’esercito macedone alla battaglia di Gaugamela del 331 avanti Cristo: c’è impazienza di cominciare. Come i macedoni al comando di Alessandro Magno attendevano con frenesia il segnale per dare inizio allo scontro, così noi siamo pronti e aspettiamo solo il segnale. Un segnale che non è più rinviabile». A dirlo Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania.

Si attende, quindi, il candidato e nemmeno l’incontro di ieri ad Ancona tra i leader Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani in una manifestazione a sostegno di Francesco Acquaroli sembra aver sbloccato l’impasse.

In ogni caso, sul tavolo per il momento restano diverse opzioni con Forza Italia che continua a spingere per una candidatura civica: i nomi sono quelli del rettore dell’Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, e del prefetto Michele di Bari. Intanto, è polemica sulla data del 23 novembre per le elezioni regionali.

Intanto, proprio Meloni, nel corso del comizio ad Ancona, sottolinea che «stiamo operando in un contesto internazionale molto complesso,che abbiamo usato come occasione per dare all'Italia la possibilità di essere affidabile, centrale, autorevole e schietta».

E ancora: «Da tre anni governiamo e non era scontato che dopo tre anni di governo ci fosse fiducia in noi. Questo ci ripaga di qualsiasi cosa, significa che italiani vedono che stiamo facendo il massimo sforzo e che gli impegni assunti con gli italiani e le aspettative che avevano non sono state deluse». Tutti e tre i leader, poi, hanno ribadito l’unità del centrodestra: «Stiamo insieme da tanti anni e siamo una coalizione unita, dall’altra parte invece è solo un’alleanza elettorale senza programmi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA