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Arenaccia
18 Settembre 2025 - 08:55
NAPOLI. Ha preso un martello a casa, se l’ messo nello zaino ed è andato a scuola con uno scopo ben preciso: aggredire e colpire un ex compagno di classe. Una furiosa lite su whatsapp il giorno prima avrebbe scatenato la furia di un 17enne del quartiere Arenaccia, poi arrestato dai carabinieri per tentato omicidio volontario, che ieri mattina con il pesante oggetto ha procurato diverse ferire alla testa a un 18enne.
«Non venire a scuola che ti faccio male», lo aveva minacciato. L’altro, non gli ha creduto o non ha avuto paura e così si è trovato di fronte il minorenne con la mano nello zaino pronto a colpirlo. Pochi secondi ed è partita l’aggressione. Fortunatamente in giornata i traumi sono rientrati e in serata i medici dell’ospedale dei Pellegrini hanno dimesso la vittima. Il movente starebbe, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, in una frase scritta dal più grande, che dovrà ripetere l’anno scolastico. «Dovevi essere bocciato tu, non io».
La conversazione, poi cancellata, sarebbe continuata con toni reciprocamene offensivi fino al drammatico epilogo. L’aggressione è scattata alle 8 e 20, davanti all’istituto tecnico statale “Alessandro Volta” in piazza Santa Maria della Fede, a due passi da corso Garibaldi.
Il 17enne aspettava al varco il 18enne e appena lo ha visto si è avvicinato a lui, impugnando nello zaino il martello che si era portato da casa. In una frazione di secondo l’ha estratto e si è avventato contro l’ex compagno di classe colpendolo ripetutamente alla testa tra le grida di terrore degli altri studenti in procinto di entrare a scuola. Almeno cinque volte, secondo alcune testimonianze raccolte.
Il ferito, dolorante e sotto choc, con il volto pieno di sangue, è riuscito a fuggire verso un ingresso secondario e si è messo in salvo mentre dall’istituto “Alessandro Volta” chiamavano il 112: «Correte, correte, c’è stato un tentato omicidio». Ricostruita la dinamica della vicenda e appreso il nome dell’aggressore, i carabinieri della compagnia Stella hanno attivato le ricerche presso la stazione ferroviaria, dove il giovanissimo era stato notato mentre si aggirava. Successivamente sono andati a casa, dove il 17enne nel frattempo era rientrato senza dire nulla ai genitori.
La perquisizione ha subito confermato le sue responsabilità: Il martello utilizzato era ancora nello zaino ed è stato sequestrato. Gli investigatori, coordinati dalla Procura per i Minorenni di Napoli, hanno vagliato la posizione del fermato che in tarda mattinata è stato arrestato per tentato omicidio e trasferito al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.
Nulla avrebbe detto circa i motivi del la lite con il coetaneo, nemmeno se già ci fosse già dell’astio tra i due, esploso in seguito alla bocciatura del 18enne. Le indagini non si sono concluse, ma avrebbero già escluso l’ipotesi del bullismo. In queste ore gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere della scuola per analizzare nel dettaglio l’aggressione, che potrebbero confermare o meno la volontarietà del gesto.
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