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Quartieri a rischio
20 Settembre 2025 - 09:22
NAPOLI. Dopo mesi di allarmi inascoltati, un’escalation di violenza, risse tra gruppi di giovani in scooter e trappole agli automobilisti, culminate giorni fa con l’intervento dell’ambulanza, i comitati civici di Fuorigrotta – tra cui il neonato Fim - Fuorigrotta in Movimento – hanno chiesto e ottenuto un incontro urgente con l’assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, Antonio De Iesu al fine di affrontare una situazione ormai insostenibile.
L’area del piazzale dello stadio Diego Armando Maradona, dove urla, schiamazzi e caos sono all’ordine del giorno – o meglio, della notte – è diventata teatro di vere e proprie azioni da branco. L’ultimo grave episodio di violenza risale a sabato sera. Erano circa le 2: un’auto con a bordo dei giovani stava parcheggiando nelle strisce blu, alcuni minori in scooter correvano e uno di loro si è infilato tra l’auto in manovra e un’altra già parcheggiata facendosi male.
Il giovane alla guida dell’auto è sceso per soccorrerlo ma sono sopraggiunti altri ragazzi urlando e offendendo. Dopo 10 minuti è sopraggiunta un’altra auto con un uomo di media età che ha aggredito il giovane guidatore sferrandogli un pugno in faccia. Poi oltre una decina di ragazzi sugli scooter hanno completato l’opera con calci, sputi e insulti, mentre la fidanzata e l’amica del giovane urlavano e imploravano pietà.
Dopo 30 minuti sono arrivati i soccorsi. A denunciare la gravità della situazione è stato anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, che mercoledì sera si è recato nel piazzale, dove era presente una pattuglia della polizia. «Parliamo di ragazzini lasciati per strada dai genitori, abituati più alla strada che alla scuola – ha dichiarato Borrelli – spesso privi di punti di riferimento: i genitori o sono in carcere o non riescono a gestirli».
Secondo i residenti, la dinamica di molte aggressioni è ormai collaudata: un’auto parcheggia sulle strisce blu, uno scooter si infila davanti fingendo una caduta, il conducente dell’auto scende per soccorrere e in quel momento sopraggiungono altri motorini. Partono urla, offese, poi calci, pugni e sputi. Un copione che si ripete da mesi.
«In queste condizioni – lamentano i cittadini – è impossibile vivere serenamente. La notte assistiamo a scene di puro degrado: ragazzi e ragazze bevono litri di alcol, poi li vediamo accasciarsi al suolo. I genitori? Assenti. Le istituzioni? Troppe volte silenziose». Il timore per la sicurezza dei propri figli è ormai palpabile.
«Quando escono la sera, non sappiamo se torneranno sani e salvi», dicono alcuni genitori del quartiere. Per questo motivo i comitati hanno chiesto all’assessore De Iesu un piano straordinario di interventi contro il degrado e per il ripristino della legalità.
«L’intervento del Comune è necessario, ma non più sufficiente», aggiunge Daniele Polge cofondatore del comitato Fim –, e della pagina facebook. 1Qui serve una risposta istituzionale forte e coordinata, sotto la guida del Prefetto con pattugliamenti straordinari, presìdi fissi nelle ore notturne, controlli sui minorenni, e soprattutto un piano integrato che coinvolga Questura, servizi sociali, Tribunale dei minori e scuola».
L’incontro già fissato con l’assessore alla sicurezza De Iesu sarà un primo passo, ma i cittadini chiedono ora che il Prefetto convochi un tavolo interistituzionale straordinario, con forze dell’ordine, amministrazione comunale, municipi, scuola e associazioni per ristabilire legalità, sicurezza e vivibilità in un territorio sempre più ostaggio di baby gang, motorini impazziti e risse notturne. «Non possiamo più aspettare che accada una tragedia – concludono i residenti – Fuorigrotta merita attenzione, rispetto e sicurezza».
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