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LA VERTENZA
21 Settembre 2025 - 09:27
NAPOLI. Sindacati della dirigenza sanitaria in stato di agitazione e pronti ad un’assemblea generale per affrontare una situazione considerata ormai «insostenibile e inaccettabile». Al centro della polemica ci sono diverse decisioni assunte dal direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione G. Pascale” Maurizio di Mauro.
«Una linea di direzione – denunciano i sindacati Anaao Assomed, Cimo, Anpo, Cgil, Cisl, Uil, Fesmed e Aaroi Emac – che in molti casi non tiene in alcun conto il Contratto Collettivo Nazionale e che, cosa ancor più grave, non sembra improntata al confronto con le parti sociali».
Martedì 23 l’incontro che potrebbe far rientrare lo stato di agitazione o accendere ancor più la protesta. «La nostra non è una battaglia contro qualcuno – concludono i rappresentanti sindacali – ma un appello al dialogo. Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo, con spirito costruttivo, per trovare insieme soluzioni che garantiscano il rispetto dei diritti, la valorizzazione dei professionisti e, soprattutto, la qualità delle cure per i pazienti».
Di Mauro è direttore generale al Pascale dallo scorso mese di agosto. Una scelta di continuità, perché il manager ha ricoperto il ruolo di Commissario straordinario a partire dall'ottobre 2024, dopo essere stato Direttore Sanitario presso l’Istituto dei tumori.
Nel 2019-20, in piena pandemia, di Mauro è stato direttore generale dell’ospedale dei Colli. In precedenza, tra gli altri ruoli, è stato Dg dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Seconda Università degli Studi di Napoli. Laureato in Medicina alla Federico II e specializzato in Malattie Infettive, di Mauro ha un Master in Economia e Gestione Aziendale per lo Sviluppo delle Risorse Umane e l’Innovazione in Sanità.
Importante viene considerato da molti il suo lavoro nel binomio con il Pascale ai fini della sperimentazione di quella che è diventata la “cura Ascierto”, il farmaco anti-artrite i cui effetti benefici per sfiammare l’infezione da Covid-19 sono stati riconosciuti dall’Aifa, dall’Ema e dalla Fda, rispettivamente le agenzie italiana ed europea e l’ente governativo statunitense che si occupano di valutare, supervisionare e controllare i medicinali.
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