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Supermercato in via Giordani, cresce la tensione: «Così non si vive più»

Residenti sul piede di guerra a Chiaia

Supermercato in via Giordani, cresce la tensione: «Così non si vive più»

Il deputato Francesco Emilio Borrelli alla manifestazione di protesta davanti al supermercato

Un parcheggio conteso, un bambino che osserva attonito dal sedile posteriore, un nonno che prova a difendere il suo diritto a un posto regolarmente pagato. È bastato questo, in via Giordani, per riaccendere una miccia che da mesi brucia sotto la cenere.

Secondo i residenti, un dipendente di un supermercato si sarebbe avventato su quello spazio lasciato libero, ignorando grattini e regole. Ne nasce un alterco, presto degenerato: l’uomo anziano costretto ad allontanarsi, il nipotino sconvolto dalla scena, altri dipendenti accorsi a fare da muro attorno al collega.

Non è un episodio isolato, raccontano i condomini. È la fotografia di una quotidianità che ha cambiato volto al quartiere: litigi, tensioni, un senso di esasperazione che ha trasformato la convivenza in conflitto. «Le nostre case non valgono più come prima - spiegano - i cartelli “vendesi" spuntano ovunque. Qui non scorre più la vita tranquilla che conoscevamo».

In strada si respira un’aria pesante. Da una parte chi rivendica il diritto a vivere il proprio quartiere senza sentirsi assediato; dall’altra un’attività commerciale che, dicono, ha portato più disagi che benefici. Nel mezzo, un silenzio istituzionale che amplifica la frattura.

«Qualcosa dovrà accadere, qualcosa accadrà» mormora un residente, mentre intorno la rabbia cresce e la speranza di un ritorno alla normalità sembra allontanarsi.

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