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L'intervento

Terra dei fuochi, commissario: «Cambio di passo con dl di agosto, si fermino sversamenti»

Previste norme più restrittive per intercettare chi inquina, come l'arresto in flagranza differito

Terra dei fuochi, commissario: «Cambio di passo con dl di agosto, si fermino sversamenti»

«Il cambio di passo si avverte, il decreto legge dell'8 agosto serve per invertire la rotta, ma il messaggio che deve arrivare è che non è più possibile tollerare lo sversamento. Tanti altri operatori, imprenditori, artigiani, smaltiscono regolarmente a Napoli, Caserta, non può esserci questa differenza».

Lo dice all'Adnkronos il Commissario straordinario Terra dei Fuochi, il generale Giuseppe Vadalà, commentando i risultati prodotti in un mese dal decreto legge dell'8 agosto sulla Terra dei Fuochi, con norme più restrittive per intercettare chi inquina, come l'arresto in flagranza differito. In questi giorni c'è stato un altro rogo tossico: è andata a fuoco una fabbrica di materiale chimico a Giugliano, nell'area della Terra dei Fuochi.

«Le forze di polizia sono ora dotate di una strumentazione giuridica più forte, l'arresto in flagranza differito permette di usare le videocamere per procedere agli arresti», spiega il Commissario, presente giorni fa nella sede della Prefettura di Caserta al tavolo per fare il punto sui risultati conseguiti in seguito all'entrata in vigore del decreto legge e per pianificare le prossime azioni per la bonifica e il risanamento dell'area, oltre a rafforzare le misure di assistenza alla popolazione.

All'incontro sono stati messi in evidenza i risultati ottenuti: le forze dell'ordine hanno elevato sanzioni per 1,8 milioni di euro, controllato oltre seimila veicoli, con nove arresti, mentre sul fronte bonifiche sono stanziati 60 milioni di euro. Il Commissario inoltre informa che «dal 15 settembre sono iniziati gli smaltimenti nel Comune di Giugliano e Varcaturo, il discernimento e la differenziazione dei rifiuti si fa sul luogo, si lavora con diverse ditte, contiamo fino a fine settembre di completare i 100 sopralluoghi previsti sui siti inquinati, dove si devono quantificare e qualificare i rifiuti, per esempio se c'è amianto, pneumatici, o pezzi di muratura. Poi ai primi di ottobre faremo la gara che lanciamo per la rimozione dei rifiuti per circa 25 milioni di euro, in modo che sia più ampia possibile la classificazione delle ditte, con più lotti cui partecipare, così da rimuovere nei primi sei mesi del 2026 una buona parte del lavoro di rimozione dei rifiuti». 

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