Cerca

Anno scolastico

Mattarella: «La scuola è veicolo per il futuro»

Il presidente prima a Nisida con Jovanotti, poi al Santobono e infine alla Rossini

Mattarella: «La scuola è veicolo per il futuro»

Il presidente Mattarella tra i bambini del Santobono

La scuola «è lo strumento, il veicolo per il futuro, è quello riguarda tutti, ovunque ci si trovi». Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Istituto penale per i minorenni di Nisida, prima tappa dell'inaugurazione dell'anno scolastico che quest'anno si svolge a Napoli.

«Per questo l'anno scolastico - ha affermato il Capo dello Stato - quest'anno viene aperto in tre tappe, in tre momenti: qui, dove c'è una scuola frequentata con profitto; in un ospedale, dove ci sono bambini ricoverati a lungo, che possono studiare; e poi in una scuola della città. Il futuro riguarda tutti, per questo ci sono queste tre tappe. E, come ha detto bene Jovanotti, ci si scopre nella scuola, si costruisce l'avvenire, si trovano i talenti, si mettono a prova, si capiscono, si interpretano». 

JOVANOTTI: CON GLI STUDENTI CHE MANIFESTANO PER GAZA

«Mi unisco agli studenti che stanno manifestando pacificamente nelle piazze per chiedere la fine delle uccisioni indiscriminate che stanno avvenendo nella Striscia di Gaza». Così Lorenzo Jovanotti che a Nisida sta partecipando all'iniziativa “Tutti a scuola" per l'apertura dell'anno scolastico 2025-2026 con il presidente Mattarella.

MATTARELLA AL SANTOBONO

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Validatara sono all'ospedale pediatrico Santobono. I bambini hanno preparato diversi disegni che sono stati mostrati a Mattarella e al ministro. 

«Purtroppo c'è il male la cattiveria e la prepotenza, se c'è in piccolo nella vita quotidiana, c'è in grande nella politica internazionale. È incomprensibile perché la guerra danneggia tutti, nessuno vince. È priva di senso e ragionevolezza. Per questo voi bambini siete importanti per fare crescere la consapevolezza in tutti che occorre allontanare questo pericolo». Così Mattarella, conversando con i bambini ricoverati nell'ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli, che gli hanno chiesto delle guerre nel mondo.

«Questa consapevolezza che manifestate è preziosa, perché in futuro la vostra generazione sarà in grado di fare più e meglio di quanto fatto dalla mia generazione», ha aggiunto il Capo dello Stato. 

 

AL ROSSINI PER “TUTTI A SCUOLA"

«Le scuole, in ogni parte del mondo, sono segno di speranza, non aree di esercizio di sopraffazione, di violenza: la scuola deve essere il luogo in cui ogni forma di violenza viene bandita. Gli insegnanti fanno molto, talvolta in condizioni difficili, per capire e sottrarre i ragazzi da gorghi pericolosi. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici devono esserne consapevoli. Ma non vanno lasciati soli dalle istituzioni e dalla società». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla manifestazione "Tutti a scuola" per l'apertura dell'anno scolastico 2025/2026 al complesso scolastico Rossini-Boccioni-Labriola di Napoli.

«La scuola - ha rimarcato - è il luogo dell'apertura, dell'inclusione, della scoperta, dell'apprendimento del metodo scientifico e di ricerca che permette di promuovere il progresso. È il luogo dove si valorizzano i talenti di ciascuno, nella diversità con cui si esprimono, il luogo in cui deve prevalere il rispetto della personalità di ognuno e in cui deve regnare la consapevolezza che la diversità, la pluralità anche delle opinioni, sono una ricchezza di libertà da difendere».

E sui social «sono adoperati spesso come armi che colpiscono in profondità. Il bullismo, la sopraffazione, vanno contrastati con tenacia: tanti giovani sanno che il sopruso non è prova di forza, ma di vigliaccheria». 

«Lo studio, i compiti a casa, le analisi, il pensiero stesso sono messi alla prova» dall'intelligenza artificiale. «La tentazione di affidarle la soluzione dei compiti scolastici porta alla povertà culturale, addormenta l'intelligenza di ciascuno studente: da strumento può trasformarsi in potere contro chi lo adopera, su di lui» ha spiegato Mattarella.

«Non va ignorato, naturalmente, né sottovalutato che l'intelligenza artificiale - ha proseguito - il nostro modo di acquisire nozioni cambia, si accresce di nuove possibilità, che si tratta di una rilevantissima opportunità per l'espansione delle attività umane, preziosa. A patto di sfidarla, di misurare ciascuno cosa sappia produrre a confronto con la propria intelligenza personale. Non può risolversi in adulterazione o, peggio, in manipolazione della libertà». «Come il libro, anche internet è un mezzo che nasce dalla creatività dell'uomo, frutto della scienza, della storia, a servizio dell'intelligenza umana offre straordinarie possibilità». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori