Cerca

L'indagine

Il babypistolero era già nel mirino

Sangue tra i vicoli, riflettori puntati su due gruppi rivali attivi ai Quartieri Spagnoli e al Pallonetto di Santa Lucia

Il babypistolero era già nel mirino

NAPOLI. I.C., il 17enne arrestato per il tentato omicidio di un coetaneo ai Quartieri Spagnoli, aveva subito un agguato un’ora prima, nella stessa notte del 16 settembre scorso. Mentre era in sella a uno scooter con un amico più grande, qualcuno gli ha sparato contro senza colpirlo.

Lui avrebbe capito da quale gruppo era partito l’ordine e si sarebbe vendicato rapidamente nei confronti del primo bersaglio alla portata, anche se non autore della sparatoria. Sapeva dove si trovava L.L., o lo immaginava, e quasi all’alba è entrato in azione. L.L., evaso da una comunità, si nascondeva a casa della fidanzata 20enne, estranea a contesti malavitosi, a piano terra di uno stabile in vico Monteroduni.

La porta era aperta e così armato di pistola I.C., nella ricostruzione degli inquirenti e ferma restando la presunzione d’innocenza fino a eventuale condanna definitiva, ha avuto la strada libera per penetrare nell’appartamento. Si è subito diretto verso il minorenne, appisolato sul divano, facendo fuoco a ripetizione.

Fondamentali per la ricostruzione dei fatti sono risultati i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona in cui è avvenuto l’evento. Gli investigatori sono risaliti così al presunto autore del tentato omicidio, che è stato rintracciato presso l'abitazione di una parente.

Inoltre, la Squadra Mobile ha recuperato e sequestrato una pistola dello stesso calibro di quella utilizzata per il ferimento. I.C. da giovedì scorso si trova nel Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei per un decreto di fermo convalidato poi dal gip.

Le indagini sono state condotte dai poliziotti della sezione Omicidi della Squadra mobile della questura (dirigente Giovanni Leuci, vice questore Luigi Vissicchio) con i colleghi del commissariato San Ferdinando, coordinati dalla procura per i minorenni. Una delle ipotesi è che il contrasto sia scoppiato tra giovani dei Quartieri Spagnoli e del Pallonetto, capeggiati o collegati a pregiudicati più grandi legati a clan.

Il 17enne in cella è accusato di tentato omicidio, porto e detenzione di arma da sparo aggravati dalle modalità mafiose. La vittima è stata sorpresa all'interno dell’abitazione della fidanzata maggiorenne del coetaneo, che dopo aver fatto irruzione gli ha esploso contro diversi colpi di arma da fuoco, procurandogli la frattura del femore.

Il ferito è stato soccorso e trasportato all'ospedale dei Pellegrini in codice rosso e prognosi riservata, dichiarando inizialmente false generalità. La sua completa identificazione è avvenuta solo quando è giunto alla struttura sanitaria il personale della Squadra Mobile al quale il giovane era già noto per i suoi precedenti.

L.L. infatti era irreperibile per essersi allontanato da una comunità, dove era ristretto per una misura cautelare per resistenza e lesioni gravi. La Procura per i Minorenni ha quindi emesso nei suoi confronti un provvedimento di aggravamento della misura, con la detenzione in un istituto minorile: il provvedimento gli è stato notificato in ospedale, dove il giovanissimo è ancora ricoverato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori