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Caivano
29 Settembre 2025 - 08:00
Don Maurizio Patriciello
CAIVANO. Oltre la pazzia, c’è solo la follia. È inquietante l’episodio verificatosi nella mattinata di ieri, poco dopo le 10 all’interno della parrocchia di San Paolo Apostolo di Caivano, dove il 75enne Vittorio De Luca, detto “Vittorio ’o capellone”, suocero del boss Domenico Ciccarelli, meglio noto con il soprannome di “Caciotta” e attualmente detenuto, dopo aver ricevuto la comunione, ha consegnato nelle mani di don Patriciello, un fazzoletto contenente un proiettile calibro 9x21.
L’uomo, dopo poco fermato dalle forze dell’ordine presenti, è stato condotto negli uffici del comando compagnia dei carabinieri: è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso. Non è la prima volta che Vittorio De Luca si rende protagonista di azioni da mitomane.
Il precedente episodio risale a giugno del 2024. Quella sera, era una domenica, l’uomo ben noto nel tristemente famoso Parco Verde di Caivano per l’appartenenza illustre, venne fermato dalla scorta di don Patriciello e scoperto in possesso di un coltello che teneva addosso. Ovviamente, per lui scattò la denuncia a piede libero per possesso illegale di arma bianca e, tutto finì lì. E quando scoppio la guerra in Ucraina, si costruì una sorta di simil carrarmato.
Naturalmente, resta incomprensibile il suo insano gesto. Scattato l’allarme, subito attraverso i social sono pervenute al parroco di Caivano manifestazioni di solidarietà. Al momento del fatto era presente nella parrocchia la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Pina Castiello: «Ho avvertito dell’accaduto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e soprattutto il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Non ci faremo spaventare, non arretreremo di un millimetro nell’affermazione della legalità e nella lotta senza quartiere alla camorra».
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha subito annunciato che nel corso delle prossime ore si terrà un tavolo per la sicurezza, analizzando quando si è verificato in città l’altroieri sera, facendo salire alle stelle la tensione. Naturalmente, sono aumentate le misure di sicurezza all’interno ed all’esterno del caseggiato popolare, ex regno del duo Ciccarelli e Sautto, che per anni hanno tenuto sotto estorsione gli stessi spacciatori del quartiere, facendosi pagare la protezione per vendere indisturbati la droga.
Cosa abbia dichiarato De Luca ai carabinieri, al momento non è stato possibile saperlo, ma di certo si è trattato di un gesto di follia, decisamente inopportuno e senza senso. «Io non l’ho visto, non me l’aspettavo. Mi ha dato involucro durante l'Eucarestia, ma io il proiettile non l'ho visto, né ho visto quel che è successo dopo» ha detto don Patriciello.
«Se davvero ha detto che l’hanno mandato - ha aggiunto il sacerdote - va capito chi lo ha mandato e perché. Poi ha aggiunto: “Tanto a me non mi fanno niente, perché sono stato dichiarato incapace di intendere e di volere”, e queste sono parole pericolose, perché qualcuno si serve di lui perché sa che non va soggetto a problemi. Mi rifiuto di credere che nel 2025 in Italia si debba vivere così. Mi dispiace perché lo conosco da anni, ma soprattutto perché ha commesso questo gesto durante la messa per i bambini e durante l’Eucarestia. È stato un gesto blasfemo».
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