Tutte le novità
scampia
30 Settembre 2025 - 09:09
NAPOLI. Ferdinando Cifariello al figlio di un operaio vitima di un sequestro lampo: «La casa in cambio di tuo padre». «Chiedi aiuto a chi vuoi, noi più forti dei Contini e dei Licciardi». Frasi da brividi, come anche: «Ve ne dovete andare di casa, vi do mezz’ora di tempo”. La conversazione si concluse con un’ultima minaccia: qualora anche solo un vigile si fosse recato nei Sette palazzi sarebbero stati cacciati dal rione anche i genitori del sequestrato, pure loro residenti lì.
È quanto si è sentito dire dal clan, il 13 settembre 2024, il figlio del legittimo assegnatario di un appartamento di edilizia pubblica nel cosiddetto rione dei Sette palazzi di Scampia, sequestrato con il padre e poi rilasciato affinché si recasse dalla mamma e dalla sorella, che erano a casa, per dire loro che avrebbero dovuto prendere quello che potevano e lasciare in tutta fretta l’abitazione per fare posto a un elemento di vertice delle famiglie malavitose Cifariello e Cancello, entrambe inquadrate nell’orbita del clan Amato-Pagano.
Le indagini della Mobile e della Dda hanno avuto il clou ieri con l’esecuzione di sette misure cautelari ad altrettanti indagati: Antonio Emmausso, Ferdinando Cifariello, Maurizio Cancello, Simona Gallucci, Christian Iandolo, Ferdinando Libero e Francesco Barbato (unico già detenuto). Ritenuti, a seconda delle varie posizioni, responsabili di sequestro di persona a scopo di estorsione, occupazione arbitraria di edifici, riciclaggio, estorsione, rapina e lesioni personali, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa. Nell’inchiesta compaiono pure Elia Cancello, Gennaro Cifariello e Moreno Del Medico.
Mezzo clan si era messo contro il legittimo assegnatario di una casa a Scampia, arrivando addirittura a sequestrarlo per ottenere lo scopo. Ma il ras Maurizio Cancello e i suoi sei sodali hanno avuto un’amara sorpresa quando ormai pensavano di averla fatta franca: sono stati denunciati dalle vittime e all’alba di ieri sono scattate sette misure cautelari in carcere. Le indagini sono state condotte dai poliziotti della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile (dirigente Giovanni Leuci, vice questore Giuseppe Sasso) con la squadra giudiziaria del commissariato Scampia (dirigente Angela Castaldo, commissario Lorenzo Stabile nonché vice dirigente).
Ras e gregari avrebbero prima tentato di intimidire i membri del nucleo familiare, aspettandoli sotto lo stabile armati di mazze. Alcuni giorni dopo essere stati allontanati dalla loro abitazione, le vittime avrebbero avuto modo di constatare come nel loro appartamento si fosse insediato abusivamente Maurizio Cancello con la compagna Simona Gallucci. Inoltre i nuovi inquilini si sarebbero impossessata anche dei capi di abbigliamento trovati negli armadi, sfoggiandoli per strada. Era stata sostituita la targhetta con il nome della famiglia delle vittime con una riportante il nuovo cognome. Inutilmente moglie e figlio del capofamiglia avevano chiesto spiegazioni. Due esponenti del clan li picchiarono, minacciandoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo