Cerca

Il dato

Sentenze di sfratto, allarme a Napoli

La Campania segue la Lombardia con un incremento delle azioni coatte, anche con ricorso alla forza pubblica, pari all’11%

Sentenze di sfratto, allarme a Napoli

NAPOLI. Il mercato immobiliare italiano continua a mostrare segni di forte tensione, con le convalide di sfratto che si attestano su numeri elevati nel periodo post-pandemico. Tra il 2021 e il 2024, sono state registrate in Italia circa 40 mila nuove convalide di sfratto ogni anno, un dato che, pur inferiore al picco raggiunto durante la recessione economica del 2008-2009, conferma la persistenza di una grave crisi abitativa.

A evidenziarlo è uno studio approfondito del Sicet Cisl (il sindacato inquilini della Cisl) basato sui dati forniti dal Ministero dell'Interno, che analizza l'andamento del fenomeno tra il 2001 e il 2024. Nonostante la relativa stabilità nel numero complessivo delle convalide, i dati più recenti indicano una drammatica accelerazione nelle esecuzioni: nell'ultimo anno (2023-2024), le richieste di esecuzione da parte dei proprietari sono cresciute del 10%.

Ancora più significativo è l'aumento degli sfratti non legati alla morosità dell'inquilino, che sono cresciuti del 15% (passando da 8.671 nel 2023 a 10.117 nel 2024). Su questo dato incide in modo evidente la maggiore attrattiva economica degli affitti brevi, che spinge i proprietari a liberare gli immobili per destinarli a locazioni più remunerative. Il segretario del Sicet, Fabrizio Esposito, pur confermando che la situazione numerica ricalca i livelli pre-crisi del 2008, avverte che la situazione «non è rosea». A livello regionale, il fronte è particolarmente caldo in Lombardia, dove le richieste di esecuzione sono cresciute di oltre il 60% rispetto al 2023.

La situazione è drammatica soprattutto a Milano, dove gli sfratti eseguiti con l'intervento della forza pubblica sono più che decuplicati in un solo anno (da 133 a 1.597), accumulando ben 14.084 richieste di esecuzione pendenti. Se la Lombardia vive un'emergenza conclamata, altre regioni, tra cui la Campania, stanno accumulando un forte "rischio". La regione Campania ha visto un incremento delle sentenze di convalida del +11%.

A livello provinciale, l'allarme è acuto a Napoli. La provincia partenopea si segnala tra quelle con l'incremento più elevato delle sentenze di convalida, registrando un aumento del +23%. Questo dato colloca la provincia di Napoli in una posizione di forte criticità a livello nazionale, superata solo da poche altre aree come Terni (+110%), Fermo (+74%) e Gorizia (+58%), escludendo i dati palesemente inattendibili di Catania. Anche la vicina Benevento ha registrato una crescita significativa del +25%. Di fronte a questa persistente emergenza, il Sicet Cisl sollecita interventi urgenti a livello centrale e locale.

In particolare, il sindacato chiede una legge nazionale che stabilisca criteri di priorità e bisogno per la concessione della forza pubblica nelle esecuzioni. Questi criteri dovrebbero essere definiti a livello locale, in sedi obbligatorie di confronto da istituirsi presso le Prefetture con la partecipazione dei sindacati inquilini. Inoltre, il Sicet chiede che vengano destinate ai Comuni risorse specifiche per l'obbligo di organizzare un'offerta alloggiativa coerente con le condizioni socioeconomiche dei nuclei familiari sfrattati. Infine, è richiesto uno stanziamento complessivo di almeno 250 milioni di euro all'anno per i Fondi nazionali destinati al sostegno all'affitto e alla morosità incolpevole.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori