Cerca

Caivano

Don Patriciello: «Al Parco Verde ci sono nuovi capi, la gente è terrorizzata»

Resta in carcere il 75enne Vittorio De Luca, che ha consegnato un proiettile al parroco durante la Messa

Don Patriciello: «Al Parco Verde ci sono nuovi capi, la gente è terrorizzata»

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari e don Maurizio Patriciello

CAIVANO. Resta in cella, in attesa del Riesame, il 75enne Vittorio De Luca, arrestato domenica pomeriggio dai carabinieri di Caivano con l’accusa di stalking aggravato dal vincolo mafioso.

Ieri mattina, l’indagato (per il quale comunque e in ogni modo vale la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva passata in giudicato), assistito dall’avvocato Gabriele Cerbo del Foro di Santa Maria Capua Vetere, ha prontamente risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord, Raffaele Coppola, rimettendo al mittente ogni accusa, spiegando che quel proiettile lui l’aveva trovato nel viale sotto un’auto e, poiché il giorno precedente Don Maurizio gli aveva chiesto cosa fosse successo nel pomeriggio, De Luca pensava di fare cosa giusta consegnando quel proiettile nelle mani del prete.

Inoltre il gip ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, restituendo al gip distrettuale del tribunale di Napoli al pm del tribunale. Insomma, “Vittorio ’o Capellone”, personaggio già dichiarato soggetto incapace di intendere e di volere, resta in cella, in attesa del riesame.

Intanto ieri, Don Patriciello, è tornato sull’argomento della doppia stesa al Parco Verde, con un intervista rilasciata all’Ansa. «La gente a Caivano è terrorizzata dopo le stese di sabato. E lo stesso Vittorio De Luca era scosso e tremava prima di consegnarmi quel proiettile domenica mattina durante la messa dei bambini».

Continuando: «Anche Vittorio era impaurito per quanto accaduto sabato, poi per aver fatto quello che ha fatto. Come è potuto accadere si chiede don Maurizio, che poi pensa subito ai parrocchiani, «alle mamme con i bimbi che tremavano per la paura».

Infine il sacerdote fa una rivelazione inquietante, che merita di essere approfondita: «Con i vecchi capiclan in carcere, al Parco Verde sono venuti altri a comandare. Ed infatti sappiamo che i responsabili della stesa, prima di sparare, hanno messo la pistola in bocca ad uno della vecchia guardia».

Una esternazione importante quanto inquietante, che effettivamente fa tremare. Allora viene la voglia di gridare: Chi sa parli! Se è vero che al Parco Verde ci sarebbero nuovi capi - e non c’è motivo di dubitare sulla dichiarazione di Don Maurizio - è giusto che polizia e carabinieri intervengano sollecitamente.

«Confidiamo nelle forze dell’ordine, che ci sono sempre state vicine, e nella magistratura - aggiunge Patriciello - affinché accertino se c’è qualcuno dietro il gesto di Vittorio, che ha detto di essere stato “comandato”. Ma la paura che resta nel cuore e negli occhi di chi vive al Parco Verde è qualcosa che non posso sopportare».

Resta un dubbio, a chi ha detto Vittorio De Luca di essere stato comandato? Al Parroco, ma quando? Le uniche parole che Vittorio De Luca avrebbe detto, così come è stato riferito in querela da don Patriciello, sono: «Tanto a me non mi fanno niente nessuno, perché io sono incapace di intendere e di volere».

Intanto martedì sera durante la catechesi si è recato al Parco Verde il prefetto di Napoli. «La sua vicinanza alla nostra parrocchia e al nostro paese ci dona più forza e coraggio», scrive sui social padre Maurizio Patriciello. «Sono venuto con gioia perché essere vicini a don Maurizio arricchisce dentro - ha detto di Bari - Vedere la chiesa stracolma di persone ed un sacerdote deve avere la solidarietà e la vicinanza della sua comunità ed il sostegno della gente sta a dimostrare che il germe di speranza sta dando i buoni frutti».

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori