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Regionali in Campania
06 Ottobre 2025 - 08:22
Edmondo Cirielli
NAPOLI. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, Edmondo Cirielli sarà il candidato presidente del centrodestra in Campania. L’ufficialità dovrebbe arrivare oggi, probabilmente dopo i primi exit poll sul voto in Calabria, dove la riconferma di Roberto Occhiuto darebbe un segnale di forza al fronte del Sud.
Secondo indiscrezioni raccolte in ambienti vicini a Fratelli d’Italia, l’accordo politico tra il viceministro degli Esteri e i vertici del partito è già definito. Il cosiddetto “lodo Cirielli”, così ribattezzato negli ambienti romani, prevede che il viceministro accetti la candidatura impegnandosi a restare in Consiglio regionale anche in caso di sconfitta, in cambio di un ruolo da protagonista nella formazione delle liste politiche del 2027 e nella scelta dei futuri parlamentari campani di FdI.
Un’intesa costruita per rafforzare il partito in una regione dove alle europee FdI si è fermato sotto il 20 per cento, dietro Forza Italia in diverse province e lontano dalla media nazionale. A completare il “pacchetto” ci sarebbe la richiesta di Cirielli a tutti i parlamentari campani di Fratelli d’Italia di candidarsi alle regionali. Nessuno escluso. Indizi concreti di una campagna ormai ai blocchi di partenza non mancano.
Circolano notizie sull’acquisto di centinaia di spazi per affissioni 6x3 in tutta la Campania e sull’allestimento della lista del presidente, nella quale potrebbe figurare anche la figlia dell’eurodeputato Alberico Gambino. Secondo quanto trapela, la conferenza stampa di presentazione si terrà al Parco Verde di Caivano, luogo simbolo del decreto voluto dal governo Meloni, per poi toccare tutti i capoluoghi di provincia.
Un altro segnale arriva dalla Farnesina. Giovedì, in occasione della visita del ministro degli Esteri cinese, sarà Antonio Tajani ad affiancare il Presidente della Repubblica: una funzione che solitamente spetta al viceministro Cirielli, titolare della delega al cerimoniale di accompagnamento. Un dettaglio interpretato da molti come ulteriore conferma di un passaggio imminente alla campagna elettorale. Sul fronte azzurro, resta ferma la linea della coerenza.
«Chi si candida deve restare, anche se perde» ha osservato Gianfranco Librandi, vice segretario regionale di Forza Italia. «È una questione di serietà e di rispetto verso i cittadini. Solo così si costruisce credibilità e si restituisce fiducia alla politica campana». Un principio che Forza Italia rivendica da tempo e che lo stesso Fulvio Martusciello ha ribadito più volte.
A Castelvolturno, al termine dell’assemblea regionale del partito, incalzato dai giornalisti, ha commentato: «Lodo Cirielli? Non ne so nulla». Poi ha aggiunto: «Se firma, speriamo non finisca come finì su un altro lodo». Il riferimento è alla legge “ex Cirielli” del 2005, che il viceministro firmò per poi prenderne le distanze dopo le modifiche parlamentari.
A difendere la linea di Fratelli d’Italia è Gianfranco Rotondi, presidente della Dc e alleato in Campania: «Non è obbligatorio che Cirielli si dimetta da viceministro né che spieghi cosa farà in caso di sconfitta. L’obiettivo è vincere, basta tafazzismo di destra». Intanto, collegandosi in diretta con gli iscritti di Forza Italia, il vicepremier Antonio Tajani ha fissato l’obiettivo: «Dalla Campania mi aspetto un risultato a due cifre. Qui c’è voglia di cambiare».
Sul territorio, però, la tensione si fa sentire. A Somma Vesuviana è caduta l’amministrazione comunale guidata da Salvatore Di Sarno dopo la mozione di sfiducia firmata da Giuseppe Nocerino (consigliere FdI vicino al coordinatore provinciale di FdI Michele Schiano), in seguito alla candidatura della moglie del sindaco nelle liste di Forza Italia. «Spiace che un’esperienza amministrativa si interrompa per ragioni che nulla hanno a che vedere con i cittadini» ha commentato il senatore azzurro Francesco Silvestro.
Se l’annuncio arriverà oggi, come tutto lascia intendere, la candidatura di Edmondo Cirielli aprirà ufficialmente la corsa del centrodestra alla Regione Campania. Una sfida che si annuncia competitiva, ma con una certezza già condivisa da tutto il campo moderato: la coalizione è compatta e la Campania può tornare ad essere governata da chi conosce il territorio e sa farlo crescere.
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