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Napoli che cambia
06 Ottobre 2025 - 08:32
NAPOLI. Ai Quartieri Spagnoli più di cinquanta ristoratori hanno raccontato di come “il quartiere” abbia subito una trasformazione positiva, e di come il turismo abbia contribuito a regalargli un volto nuovo. Infatti, se prima era impossibile salire “sopra” i quartieri, ora grazie ai tre polmoni fondamentali che sono il murale di Maradona, Fondazione Focus e i ristoratori, arriva un flusso di turisti sempre più numeroso.
Insomma, un vero e proprio business che ha trasformato la zona in un vero e proprio sito culturale tra i più visitati d’Italia. Tantissimi, infatti, i turisti che vogliono andare a pranzo o a cena sopra i quartieri che è oramai, un luogo famoso grazie al food. Dunque, una realtà, che porta anche un notevole indotto economico.
Nonostante i numerosi passi avanti, però, sotto alcuni aspetti il quartiere continua ad avere delle criticità per le quali i ristoratori chiedono il supporto dell’amministrazione comunale: per la scarsa illuminazione, ad esempio, dove ci sono lampioni non in giacenza che non vengono riparati, assenti anche cestini per buttare i rifiuti.
Inoltre, le strade non sono regolamentate, rendendo necessario un progetto per l’occupazione di suolo pubblico e un rifacimento del manto stradale. Assente anche un adeguato sistema di raccolta differenziata, scatenando le lamentele dei residenti. Tra le richieste, anche la Ztl in quanto le macchine che passano tra i vicoli possono diventare pericolose e non contribuire a rendere “piacevole” la passeggiata, e anche e un adeguato sistema di videosorveglianza per aumentare sicurezza e controlli e interventi di arredo urbano.
Inoltre, sempre per regolarizzare e adeguare la trasformazione del “quartiere” sarebbe necessario un piano di viabilità con un censimento delle attività. Infatti, con un buon piano di regolamentazione sarebbe addirittura possibile organizzare tante iniziative come“Pizza day” “Pasta e patate day” ora impossibile a causa del flusso continuo di ciclomotori.
«Bisogna gestire questo cambiamento, vogliamo essere l’alterativa alla delinquenza», dicono i ristoratori. L’ ideale, dunque, sarebbe una conferenza dei servizi con i vari assessorati con la prima e seconda Municipalità per creare le condizioni per la rivalutazione dei quartieri, di cui gioveranno sia i ristoratori che i residenti. Inoltre, i Quartieri Spagnoli rappresentano da sempre il cuore di Napoli; quindi, sarebbe anche giusto un itinerario per farli conoscere al meglio.
Insomma, una serie di servizi che contribuirebbero a migliorare e a rendere ancora più vivibile la zona. Inoltre, in questo periodo non sono mancati i controlli della Polizia Municipale per far rispettare le normative vigenti, che non hanno assolutamente scoraggiato il lavoro dei ristoratori. Dunque, una maggiore tutela per chi ha trasformato il quartiere riqualificando la zona e restituendole una nuova identità.
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