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Clan D'Alessandro controlla il business della frutta: due fermi

Clan D'Alessandro controlla il business della frutta: due fermi

Sequestro di persona e pestaggio per sbaragliare la concorrenza a Castellammare di Stabia

CASTELLAMMARE DI STABIA. Sequestro di persona e pestaggio per allontanare l'impresa che consegna la frutta e gli ortaggi a bar e ristoranti. Il clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia ha usato questi metodi per imporre una delle aziende controllate dall'organizzazione criminale di Scanzano. Questa mattina i carabinieri hanno effettuato due fermi. Si tratta di due uomini 37enni del luogo, un elemento di spicco del Clan di Scanzano, Pasquale Vuolo, e un affiliato, Michele Vicidomini. I due sono accusati di sequestro di persone a scopo estorsivo aggratavo da finalità mafiosa. Le vittime sono il titolare di un'impresa di vendita all'ingrosso di frutta e ortaggi ai locali del territorio, tar Castellammare di Stabia e i paesi limitrofi. Il 22 giugno scorso, il titolare dell'impresa di trasporto, un 27enne, al termine di una consegna a Sant'Antonio Abate, è stato ''prelevato'' da Vuolo e Vicidomini e trasportato in una zona periferica di Castellammare di Stabia dove è stato picchiato selvaggiamente, per allontanarlo dal territorio che sarebbe stato affidato a un'impresa gradita al clan. Questa mattina i carabinieri del comando di Castellammare di Stabia, guidati dal capitano Giampaolo Greco, hanno eseguito il decreto di fermo emesso dalla Dda di Napoli.

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