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l'inchiesta

Truffa agli anziani, 11 arresti

Usato il metodo “spoofing”: il truffatore si fingeva operatore dell'istituto bancario della vittima

Truffa agli anziani, 11 arresti

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura aversana, nei confronti di 11 soggetti, di cui 10 in custodia in carcere e uno agli arresti domiciliari, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, truffa, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

L'indagine, coordinata dalla Procura di Napoli Nord e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania con la collaborazione di American Express, Leroy Merlin e di alcuni istituti bancari tra cui Poste Italiane, PayPal, Intesa San Paolo, UniCredit e Bnp, ha permesso di ricostruire il modus operandi di un'articolata organizzazione criminale dedita alle truffe, attiva tra i comuni di Giugliano e Napoli.

Alle vittime, secondo quanto accertato, venivano sottratte migliaia di euro dai conti correnti tramite la cosiddetta tecnica dello 'spoofing', ovvero attraverso chiamate in cui il truffatore si fingeva l'operatore dell'istituto bancario della vittima al fine di raggirarla. Gli indagati acquistavano dal 'dark web' liste di dati contenenti generalità, numeri di telefono e informazioni sul conto corrente e selezionavano accuratamente, in base all'età, gli obiettivi, concentrandosi sulle persone anziane, approfittando della loro fragilità.

Dopo aver inoltrato messaggi di phishing con finti addebiti di pagamento e link di siti web falsi che riproducevano gli istituti bancari, gli indagati attendevano che l'utente cadesse nella trappola, lo ricontattavano e si millantavano per operatori bancari al fine di farsi fornire i dati sensibili dei loro conti correnti. Le vittime, convinte di compiere le operazioni al fine di recuperare i soldi sottratti nel corso di un attacco informatico, fornivano numeri di carta, pin e otp. A quel punto gli indagati, ottenuti i codici necessari, effettuavano velocemente dal sito della società Leroy Merlin acquisti di ingente valore di elettrodomestici e materiale edile, tra cui trapani, condizionatori, caldaie e cavi elettrici, che venivano immediatamente ritirati presso il punto vendita di Giugliano in Campania da una serie di corrieri e rivenduti poi alla rete di ricettatori.

Con le stesse tecniche il gruppo criminale convinceva le vittime della necessità di spostare il denaro che non era stato ancora sottratto, inducendole ad effettuare dei bonifici su conti correnti di prestanome. I soggetti indagati operavano quotidianamente con l'obiettivo di svuotare completamente i conti delle vittime, convinti di non poter essere identificati e fermati soprattutto per le modalità attraverso le quali entravano in contatto con le persone anziane destinatarie dei messaggi.

Lo scenario delineato dalle indagini, sottolinea in una nota la procuratrice di Napoli Nord Anna Maria Lucchetta, "si è rivelato particolarmente allarmante, sia per il numero di vittime, sia per le modalità attraverso le quali si procuravano i dati e organizzavano le telefonate ed i messaggi per raggirare gli anziani". Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti 22 episodi di truffa consumata, bloccati numerosi tentativi di truffa attraverso l'intervento dei militari, sequestrati sistemi informatici utilizzati per la commissione delle truffe e recuperati denaro contante e orologi per un valore superiore ai 150mila euro.

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