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Cultura
08 Ottobre 2025 - 18:36
CASTELLAMMARE DI STABIA. Luci calde, musica, poesia e l’eco di ventuno bandiere che sventolano nel giardino della Reggia di Quisisana. È in questa cornice che si è svolto “Vive el español: encuentro con arte, música y gastronomía”, l’evento ideato dal Liceo Classico Statale “Plinio Seniore” per celebrare il Día de la Hispanidad e, insieme, l’universalità della lingua spagnola come strumento di dialogo e conoscenza.
Un appuntamento che ha intrecciato arte, cultura e diplomazia, trasformando la Reggia in un palcoscenico di emozioni e scambi internazionali. Promossa dalla dirigente scolastica Fortunella Santaniello con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Castellammare di Stabia, l’iniziativa ha voluto valorizzare la tradizione di apertura e confronto che da sempre lega il Golfo di Napoli al mondo iberico.
«La lingua spagnola è una chiave per comprendere l’altro, ma anche per riscoprire sé stessi» - ha spiegato la dirigente Santaniello - «e la scuola, più di ogni altro luogo, può insegnare a guardare oltre i confini e a costruire ponti di pace».
L’evento ha coinvolto studenti, docenti, consoli e rappresentanti delle istituzioni in un percorso che ha unito cultura e formazione. Grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e con il Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi, diretto da Maria Rispoli, i partecipanti hanno potuto visitare gratuitamente il museo, riscoprendo le radici antiche e la vocazione internazionale di Castellammare.
Sul palco, moderati dal professor Pierluigi Fiorenza, si sono alternati i saluti istituzionali della dirigente Santaniello e dell’assessore Annalisa Di Nuzzo, insieme agli interventi di Esquía Rubin De Celis, Console Generale del Venezuela a Napoli; Gennaro Danesi, Console Onorario del Nicaragua; Gianfilippo Laurini, Console Onorario del Paraguay; Valentina Mazza, Console Onorario del Kazakhstan; e Maria Rispoli, Direttrice del Museo Archeologico di Stabia. I consoli hanno offerto testimonianze e riflessioni sul potere della diplomazia culturale, ricordando che la lingua è il primo e più efficace strumento di pace.
Poi la scena è passata ai giovani del Liceo Linguistico, veri protagonisti della serata: tra versi di Pablo Neruda, Gioconda Belli, Antonio Machado e Marta Rivera Garrido, hanno portato in scena un mosaico di parole, suoni e colori, accompagnati dalle coreografie di salsa, flamenco, cha cha cha e paso doble. L’apertura con la sfilata delle bandiere dei 21 Paesi di lingua spagnola, sulle note di Vivir mi vida eseguita dalla band Tribalafro, ha dato il tono a un evento vibrante e trascinante, in cui l’entusiasmo dei ragazzi è diventato linguaggio universale.
“Vive el español” ha dimostrato che la cultura può ancora unire dove la politica divide, e che la scuola, quando diventa spazio di incontro, sa accendere la passione per il sapere e per il mondo.
«È stata una serata che ha fatto bene al cuore - ha commentato la dirigente Santaniello - perché la lingua non è solo un insieme di parole, ma una finestra sul mondo e sulle persone che lo abitano».
Tra applausi e commozione, la Reggia di Quisisana ha salutato così la sua notte ispanica, in un abbraccio ideale tra Napoli e l’America Latina, tra memoria e futuro, tra i ragazzi di oggi e il mondo che li attende.
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