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Differenziata, Napoli verso il 50%

Nel 2024 la raccolta è al 44,7% a 5 punti circa dall’obiettivo del Comune . Nonostante tutto resta fanalino di coda in Italia

Differenziata, Napoli verso il 50%

NAPOLI. Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani dell'Ispra, c’è un quadro abbastanza positivo per la gestione dei rifiuti nel Paese, evidenziando una progressiva transizione verso l'economia circolare, attraverso l'analisi della raccolta differenziata, il trattamento degli imballaggi e il riciclaggio su tutto il territorio nazionale. Ma, e qui arrivano le dolenti note, non c’è unanimità nel Paese. La percentuale media di raccolta differenziata in Italia ha raggiunto il 66,6% nel 2023, in crescita rispetto al 65,2% dell'anno precedente. I risultati regionali però confermano una distinzione geografica, con il Nord al 73,4%, il Centro al 62,3% e il Sud al 58,9%. Il progresso compiuto dal Mezzogiorno è stato significativo, con la crescita maggiore che ha permesso di ridurre il divario tra Nord e Sud di 4,5 punti percentuali.

Le regioni del Mezzogiorno hanno ridotto il divario con il resto del Paese, dimostrando che un cambiamento omogeneo è possibile, a testimonianza di un impegno concreto verso un modello di economia circolare.Ma tanto non basta. Tra le regioni più virtuose si segnalano il Veneto con il 77,7%, l'Emilia-Romagna con il 77,1% e la Sardegna con il 76,3%, mentre agli ultimi posti si trovano Lazio (55,4%), Sicilia (55,2%) e Calabria (54,8%). Il rapporto evidenzia che quasi il 71% dei comuni italiani ha superato la soglia del 65% di differenziata. Tutte le province e città metropolitane raggiungono percentuali superiori al 30%. Nelle grandi città con più di 200 mila abitanti, la produzione di rifiuti è rimasta sostanzialmente stabile tra il 2022 e il 2023. Tra le grandi città, Bologna eccelle, arrivando a quasi il 73% di raccolta differenziata; altri esempi virtuosi sono Padova, Venezia e Milano.

La situazione a Napoli mostra invece che, pur restando tra le città fanalino di coda, insieme a Catania e Palermo, il capoluogo campano è in crescita. La percentuale di raccolta differenziata a Napoli era del 41,91% nel 2023, per poi salire al 44,7% nel 2024. Questi dati rappresentano un incremento graduale, con il comune che avrebbe l'obiettivo di raggiungere il 50% entro il 2025. A livello provinciale, i livelli più elevati si confermano nel Nord Italia, con Treviso che raggiunge l'89,1%, seguita da Mantova (87%), Belluno (85,8%) e Pordenone (85,4%). I progressi si estendono al riciclaggio: la percentuale è arrivata al 50,8%, superando l'obiettivo UE del 50% per il 2020.

Il recupero complessivo è passato dal 70,7% al 75,3%, mentre il recupero energetico si attesta al 9,6%. Per quanto riguarda gli imballaggi, quasi tutte le frazioni merceologiche hanno ampiamente raggiunto i target di riciclaggio fissati a livello europeo per il 2025; solo la plastica è prossima al traguardo, raggiungendo il 48% a fronte di un obiettivo del 50%. Le quantità riciclate di rifiuti da imballaggio mostrano un aumento dell'+1,3% rispetto al 2022, principalmente imputabile alla frazione carta che registra un incremento del 7,9%. Positivi anche i dati per acciaio (+2,4%), plastica (+1,4%) e legno (+0,8%), mentre vetro e alluminio registrano un calo. Infine, lo smaltimento in discarica è in diminuzione: il 15,8% del totale dei rifiuti, pari a 4,6 milioni di tonnellate, viene ancora smaltito in questo modo.

Questa percentuale, in calo rispetto ai 5,2 milioni di tonnellate del 2022, dovrà essere ridotta a un massimo del 10% en tro il 2035 per rispettare gli obiettivi europei.Il progresso costante a livello nazionale, sebbene con città come Napoli che hanno ancora margini di miglioramento, testimonia la direzione intrapresa verso un modello di gestione dei rifiuti più sostenibile.

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