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Sicurezza
14 Ottobre 2025 - 14:23
Cinque zone rosse nella città di Napoli. Le aree interessate sono: Porta Capuana, piazza Bellini e piazza Dante (già in precedenza interessate da un analogo dispositivo), piazza Bisignano, a Barra, Coroglio e Mergellina. Per le ultime due aree, interessate dal dispositivo che scadrà il 31 ottobre prossimo, si tratta di un provvedimento di proroga.
È quanto stabilito nel corso una riunione, presieduta dal prefetto di Napoli Michele di Bari, del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, cui hanno partecipato l'assessore alla Legalità del Comune di Napoli, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della guardia di finanza e il comandante della polizia locale di Napoli.
Le aree individuate sono state teatro, nelle ultime settimane, di episodi di cronaca come un caso di violenza sessuale ai danni di una ragazza, avvenuto nel fine settimana nella zona di Porta Capuana.
L'istituzione delle zone rosse, ricostruisce una nota della prefettura, è stata decisa in considerazione «dei positivi risultati ottenuti con precedenti analoghi provvedimenti interessanti alcune zone cittadine e dell'area metropolitana» e «della necessità di fornire alla popolazione una risposta immediata ed efficace in termini di prevenzione e contrasto ai reati». Le aree menzionate sono considerate dal comitato quelle «più a rischio di proliferazione di forme di illegalità diffusa o di criminalità».
L'ordinanza che istituisce le zone rosse prevede il divieto di stazionamento per i soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti - determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree - e risultino già destinatari di segnalazioni all'autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, reati contro la persona, reati predatori, invasioni di terreni o edifici, detenzione abusiva di armi, porto abusivo di armi, porto di armi o oggetti atti ad offendere.
L'obiettivo, perseguito con misure di intervento di natura eccezionale e temporanea, e che interessa specifiche aree urbane, è quello di «porre in atto un ancor più incisivo contrasto ai fenomeni criminali attraverso una mirata azione in coordinamento tra tutte le forze dell'ordine», ricorda la prefettura.
Infatti, «nonostante nelle zone interessate siano vigenti ordinari e articolati dispositivi di controllo del territorio da parte delle forze di polizia, sussistono esigenze di sicurezza e di tutela dell'ordine pubblico che richiedono interventi straordinari ed eccezionali in termini di risorse economiche e di personale, non adeguatamente fronteggiabili con i mezzi ordinariamente a disposizione per la presenza di fenomeni di microcriminalità e di degrado».
Con questi dispositivi, pertanto, «si intende fornire una risposta immediata ed efficace alle istanze di sicurezza della cittadinanza, per assicurate la vivibilità del contesto, il pacifico godimento degli spazi urbani e la fruizione delle infrastrutture di trasporto e di tutti gli spazi pubblici».
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