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La visita a sorpresa
14 Ottobre 2025 - 20:01
Antonio Conte
La violenza non deve vincere mai, ha dichiarato Antonio Conte, allenatore del Calcio Napoli, intervenendo a sorpresa ad Acerra in occasione dell’intitolazione di alcuni locali del centro sportivo diocesano a Roberto Lorentini, medico toscano morto insieme ad altre 38 persone nella calca durante la finale di Coppa dei Campioni dell’85 allo stadio Heysel in Belgio. Il centro è frequentato soprattutto dai ragazzi a rischio del territorio.
«Essere qui oggi mi riporta a quando ero bambino – ha aggiunto Conte – sono cresciuto in un oratorio, e non avevamo questo campo bellissimo, ma un campo pieno di buche che per noi era San Siro. Sono cresciuto facendo il chierichetto e servendo messa: i miei genitori mi hanno sempre indirizzato a cercare di superare le difficoltà con la fede. E mi fa piacere essere qui e vedere che c’è sempre una connessione tra fede e sport».
La cerimonia, organizzata dalla Caritas di Acerra insieme all’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, rientra nella campagna di sensibilizzazione “Io ti rispetto”. Tra i presenti, oltre al vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, il sindaco Tito d’Errico, il direttore della Caritas acerrana, Vincenzo Castaldo, e Sergio Brio, storico capitano della Juventus e testimone diretto di quella tragica serata.
Il centro sportivo è diventato cornice di un momento simbolico volto a rimarcare l’importanza della convivenza tra sport, comunità e valori civili. Per Acerra, la cerimonia è stata anche un’occasione per ribadire l’impegno di quei locali come spazio di aggregazione e crescita per i ragazzi a rischio, lontano da dinamiche di violenza e degrado.
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