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Armi e droga tra studenti, piano di contrasto avviato un anno fa

Si è riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

Armi e droga tra studenti, piano di contrasto avviato un anno fa

Azioni per arginare la circolazione di armi e sostanze stupefacenti negli istituti scolastici. È quanto stabilito dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Napoli Michele di Bari.

Problematica, quella di circolazione di armi e droga, da affrontate «non solo sotto il profilo repressivo, considerata la complessità della tematica, bensì - spiega la prefettura di Napoli - anche con un approccio sistematico e condiviso tra tutti gli interlocutori interessati del territorio, con molteplici iniziative che contribuiscano a creare una rete per sviluppare tra giovani e giovanissimi modelli attitudinali positivi che valorizzino la loro personalità».

Dal punto dì vista dei controlli, sono stati svolti servizi interforze di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, da parte delle forze di polizia, come disposto in seno al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, in istituti scolastici dei quartieri Dante, Montecalvario, Decumani, Secondigliano, Ponticelli, Scampia, Fuorigrotta, San Giovanni a Teduccio, Vasto, Arenaccia, Vicaria e Mercato di Napoli e nei comuni di Giugliano in Campania, Pozzuoli e Castellammare di Stabia.

Le operazioni, svolte dal 29 ottobre 2024 al 27 marzo scorso, anche con l'uso di metal detector, sono state programmate sulla base dell'analisi dei dati a disposizione inerenti specificamente al fenomeno dello spaccio. Le attività - spiega la prefettura - stanno proseguendo anche durante il corrente anno scolastico con particolare impegno da parte delle forze di polizia, nell'ottica dell'attuazione di una mirata strategia di prevenzione e di contrasto volta ad assicurare una rete di protezione per i ragazzi.

Per quanto attiene alle armi da parte dei minori, analogamente, si registra «un incessante impegno delle forze dell'ordine in termini di controllo - anche con metal detector - che hanno condotto a diversi sequestri di armi da taglio e armi improprie, fermi e arresti, nonché un affiancamento alle istituzioni scolastiche nelle iniziative di diffusione dell'educazione alla prevenzione all'uso di armi e alla cultura della non violenza e del rispetto degli altri».

Dal punto di vista della prevenzione, «prosegue l'interlocuzione con tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, nel tavolo dedicato contro la devianza minorile, che mira a realizzare, d'intesa tra tutti i soggetti partecipanti, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, percorsi di inclusione e prevenzione, finalizzati a sostenere giovani e giovanissimi nel proprio percorso di crescita».

In particolare, «si è registrato il programma avviato con le istituzioni e i comuni per arginare la piaga della dispersione e dell'abbandono scolastico, che possono rappresentare l'anticamera del reclutamento dei ragazzi da parte della criminalità organizzata».

Gli adempimenti dei dirigenti scolastici e dei sindaci, in attuazione del cosiddetto decreto Caivano che attribuisce loro, a tutela dei minori, un ruolo attivo di monitoraggio e segnalazione sui gravi fenomeni, «hanno consentito, come emerge dai dati recentemente raccolti, un incremento della frequenza media degli studenti, con una maggiore partecipazione complessiva alle attività didattiche e buoni risultati in termini di frequenza», spiega la prefettura.

«Il prosieguo dell'azione sinergica consolidatasi tra tutti gli attori coinvolti sulle complesse problematiche attinenti la circolazione di sostanze stupefacenti e armi tra i ragazzi, che sarà oggetto di periodico monitoraggio in occasione delle apposite riunioni del tavolo istituito in prefettura, consentirà una maggior tutela dei minori - conclude la prefettura - contrastando i gravi fenomeni che rappresentano non solo una violazioni di legge, ma anche un grave fattore di rischio per il futuro dei minori e per la coesione sociale delle nostre comunità». 

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