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Verso le Regionali
22 Ottobre 2025 - 19:18
Roberto Fico ed Edmondo Cirielli
«È un quadro inquietante quello che sta emergendo dall'inchiesta sul clan camorristico Massaro. L'indagine ha acceso i riflettori sui rapporti tra l'organizzazione criminale e amministratori pubblici. Tra gli arrestati c'è anche un candidato della destra alle prossime elezioni, ovvero la vicesindaca di Santa Maria a Vico. L'inchiesta farà il suo corso e la magistratura farà il suo lavoro. Ma chiedo a Edmondo Cirielli di fare chiarezza e prendere posizione, se Forza Italia glielo permetterà, ovviamente». Lo scrive sui social il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania Roberto Fico riferendosi alle vicende che riguardano l'arresto della vicesindaca di Santa Maria a Vico (Caserta) Veronica Biondo, che aveva presentato la sua candidatura alle regionali, in corsa con Forza Italia, poi saltata a causa dell'inchiesta su un presunto scambio elettorale politico mafioso.
«Fare chiarezza - sostiene Fico - è un atto di responsabilità e serietà nei confronti dei cittadini. Non è giustizialismo: è etica e credibilità».
Non si fa attendere la risposta del candidato del centrodestra Edmondo Cirielli: «Non prendiamo lezioni di legalità, etica e credibilità da nessuno. Anzi, come già ho avuto modo di ribadire ieri, la legalità e la trasparenza sono alla base del mio impegno da servitore della Patria come ufficiale dei carabinieri prima e da rappresentante delle istituzioni poi».
«Ciò premesso, Forza Italia, autonomamente, ha deciso di non candidare la persona oggetto di un'indagine di cui non si conosce il perimetro, perché vige il segreto istruttorio. Quindi - insiste Cirielli - non ho nulla da chiarire... Se poi Roberto Fico ne sa qualcosa più di noi... Per quanto mi riguarda, non cambio idea: ero e resto garantista, così come lo è tutta la nostra coalizione».
«Piuttosto, è il candidato del sedicente campo progressista ad aver cambiato idea su tutto: dal limite dei due mandati, alla valutazione sul Pd. Predica etica e giustizialismo, ma - conclude il viceministro degli Esteri - pratica poltronismo con tutti, candidando nelle sue liste indagati e persone che negli anni scorsi definiva colluse con ambienti di un certo tipo. Faccia chiarezza una volta per tutte sulle sue idee sempre se i suoi alleati glielo permettono. Noi andiamo avanti per la nostra strada, con la testa alta e la schiena dritta, senza scendere a compromessi con nessuno».
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